Tragedia a Ginosa: incidente mortale legato agli attraversamenti di cinghiali
GINOSA - Un incidente mortale avvenuto sulla strada statale 580 tra Ginosa e Marina di Ginosa ha scosso la comunità locale, portando l'attenzione sulla crescente emergenza legata agli attraversamenti di cinghiali. La Cia Agricoltori Italiani di Puglia ha dichiarato che la tragedia, verificatasi il 3 febbraio, richiede ora che ognuno assuma le proprie responsabilità affrontando l'emergenza con mezzi adeguati.
Una donna di 48 anni ha perso la vita in seguito a un tamponamento con un furgone, fermato a centro strada dopo aver investito un grosso cinghiale. Il sinistro ha evidenziato una situazione critica che era stata precedentemente denunciata dalla Cia Puglia, con numerosi incidenti simili registrati nella regione. In un altro episodio nella stessa serata, sulla strada provinciale 13 tra Castellaneta e Castellaneta Marina, un altro attraversamento di cinghiali ha causato un veicolo fuori strada, fortunatamente senza gravi conseguenze.
Il direttore dell'area Due Mari Taranto-Brindisi, Vito Rubino, ha sottolineato l'inerzia ingiustificabile nelle azioni intraprese per gestire l'emergenza cinghiali. Rubino ha evidenziato che nonostante le denunce e gli sforzi per sensibilizzare, le attività di abbattimento selettivo non sono ancora state avviate, consentendo ai cinghiali di avvicinarsi nuovamente ai centri abitati.
La Cia Agricoltori Italiani di Puglia ha esortato la politica, a livello regionale e nazionale, a rispondere con responsabilità ed atti concreti. L'urgente bisogno di ripristinare l'equilibrio ambientale è stato ribadito, sottolineando la necessità di modifiche legislative e un quadro normativo nazionale che affronti le dimensioni attuali del fenomeno dei cinghiali.
Il presidente di Cia Agricoltori di Puglia e vicepresidente nazionale Cia, Gennaro Sicolo, ha dichiarato che il problema dei cinghiali è diventato un'emergenza da gestire come una pandemia. È essenziale agire con determinazione per proteggere non solo le colture, ma anche le vite umane, puntando a modifiche legislative e un approccio nazionale per affrontare la crescente popolazione di cinghiali in Puglia.
Una donna di 48 anni ha perso la vita in seguito a un tamponamento con un furgone, fermato a centro strada dopo aver investito un grosso cinghiale. Il sinistro ha evidenziato una situazione critica che era stata precedentemente denunciata dalla Cia Puglia, con numerosi incidenti simili registrati nella regione. In un altro episodio nella stessa serata, sulla strada provinciale 13 tra Castellaneta e Castellaneta Marina, un altro attraversamento di cinghiali ha causato un veicolo fuori strada, fortunatamente senza gravi conseguenze.
Il direttore dell'area Due Mari Taranto-Brindisi, Vito Rubino, ha sottolineato l'inerzia ingiustificabile nelle azioni intraprese per gestire l'emergenza cinghiali. Rubino ha evidenziato che nonostante le denunce e gli sforzi per sensibilizzare, le attività di abbattimento selettivo non sono ancora state avviate, consentendo ai cinghiali di avvicinarsi nuovamente ai centri abitati.
La Cia Agricoltori Italiani di Puglia ha esortato la politica, a livello regionale e nazionale, a rispondere con responsabilità ed atti concreti. L'urgente bisogno di ripristinare l'equilibrio ambientale è stato ribadito, sottolineando la necessità di modifiche legislative e un quadro normativo nazionale che affronti le dimensioni attuali del fenomeno dei cinghiali.
Il presidente di Cia Agricoltori di Puglia e vicepresidente nazionale Cia, Gennaro Sicolo, ha dichiarato che il problema dei cinghiali è diventato un'emergenza da gestire come una pandemia. È essenziale agire con determinazione per proteggere non solo le colture, ma anche le vite umane, puntando a modifiche legislative e un approccio nazionale per affrontare la crescente popolazione di cinghiali in Puglia.