NARDO' - Un dramma ha colpito la pista Porsche di Nardò questa mattina, quando un centauro di 35 anni, pilota e dipendente di un'azienda che usufruisce dei servizi dell'impianto, ha perso la vita in un incidente stradale. L'uomo, alla guida di una moto, si è schiantato contro un'auto, ma le dinamiche precise dell'incidente sono ancora tutte da chiarire. È possibile che lo schianto fatale sia avvenuto durante una sessione di prova.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti immediatamente il 118, la Polizia Locale, la Polizia di Stato e lo Spesal, il servizio dedicato alla prevenzione e alla sicurezza negli ambienti di lavoro. Le autorità stanno conducendo un'indagine approfondita per comprendere le cause esatte dell'incidente e stabilire eventuali responsabilità.
La pista Porsche di Nardò è di recente finita nel mirino di varie associazioni, sia ambientaliste che non, a causa di un progetto di ampliamento che include anche la costruzione di un eliporto. Questo tragico evento potrebbe aumentare le preoccupazioni e le critiche riguardo alla sicurezza e alla gestione dell'impianto. Per consentire ai soccorritori di svolgere tutti i necessari rilievi, la pista è stata chiusa al pubblico.
"Cos’altro bisogna attendere che accada perché vengano assunti provvedimenti drastici? Sono anni, ormai, che la Uil sollecita interventi strutturali per raggiungere l’obiettivo di ‘Zero morti sul lavoro’, ma dal Governo ancora nessun atto concreto. Dopo la strage sul lavoro di Firenze, oggi l'ennesima vittima a Nardò, la morte di un giovane collaudatore di soli 36 anni, notizia scioccante che abbiamo appreso proprio mentre era in corso il nostro sit-in davanti alla Prefettura di Lecce". Così Mauro Fioretti, coordinatore Uil Lecce, sulla morte del giovane collaudatore avvenuta stamane nel centro prove Nardò Technical Center.
"È ora di dire basta! Mobilitiamoci tutti affinché la Sicurezza sul lavoro sia davvero una priorità per il Governo. Servono misure di prevenzione serie, formazione, più fondi per potenziare i controlli, serve introdurre un sistema di premialità per le aziende virtuose che investono in Sicurezza. Tutta la Uil si stringe attorno ai familiari della giovane vittima sul lavoro di Nardò e degli operai morti a Firenze. Queste immense tragedie e tutti gli altri incidenti mortali sul lavoro ci rendono un Paese incivile. Non basta più dirsi costernati o addolorati, è tempo di assumere decisioni forti per tutelare la sicurezza, la salute e la vita di chi lavora" conclude Fioretti.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti immediatamente il 118, la Polizia Locale, la Polizia di Stato e lo Spesal, il servizio dedicato alla prevenzione e alla sicurezza negli ambienti di lavoro. Le autorità stanno conducendo un'indagine approfondita per comprendere le cause esatte dell'incidente e stabilire eventuali responsabilità.
La pista Porsche di Nardò è di recente finita nel mirino di varie associazioni, sia ambientaliste che non, a causa di un progetto di ampliamento che include anche la costruzione di un eliporto. Questo tragico evento potrebbe aumentare le preoccupazioni e le critiche riguardo alla sicurezza e alla gestione dell'impianto. Per consentire ai soccorritori di svolgere tutti i necessari rilievi, la pista è stata chiusa al pubblico.
"Cos’altro bisogna attendere che accada perché vengano assunti provvedimenti drastici? Sono anni, ormai, che la Uil sollecita interventi strutturali per raggiungere l’obiettivo di ‘Zero morti sul lavoro’, ma dal Governo ancora nessun atto concreto. Dopo la strage sul lavoro di Firenze, oggi l'ennesima vittima a Nardò, la morte di un giovane collaudatore di soli 36 anni, notizia scioccante che abbiamo appreso proprio mentre era in corso il nostro sit-in davanti alla Prefettura di Lecce". Così Mauro Fioretti, coordinatore Uil Lecce, sulla morte del giovane collaudatore avvenuta stamane nel centro prove Nardò Technical Center.
"È ora di dire basta! Mobilitiamoci tutti affinché la Sicurezza sul lavoro sia davvero una priorità per il Governo. Servono misure di prevenzione serie, formazione, più fondi per potenziare i controlli, serve introdurre un sistema di premialità per le aziende virtuose che investono in Sicurezza. Tutta la Uil si stringe attorno ai familiari della giovane vittima sul lavoro di Nardò e degli operai morti a Firenze. Queste immense tragedie e tutti gli altri incidenti mortali sul lavoro ci rendono un Paese incivile. Non basta più dirsi costernati o addolorati, è tempo di assumere decisioni forti per tutelare la sicurezza, la salute e la vita di chi lavora" conclude Fioretti.