BARI – Si è svolta oggi a Bari una delle tappe del roadshow 2024 della piattaforma internazionale Verso Sud di The European House – Ambrosetti. Verso Sud è una iniziativa realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Gruppo FS, Confederazione Italiana per lo Sviluppo Economico (CISE), Gruppo MSC, Gruppo Adler, Mediocredito Centrale – Invitalia, Edison, Coldiretti - che unisce, in un unico Think Tank, le Istituzioni, imprese e rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, per costruire, valorizzare e comunicare una nuova visione mediterranea strategica per l’Italia e l’Europa.
Per la terza edizione (2023-2024), l’ambizione è identificare progetti a caratterizzazione pubblico-privata che possano rispondere alle sfide di attrattività del Sud Italia, facendo leva sugli strumenti presenti a livello nazionale (es. PNRR, ZES Unica, Fondo di Sviluppo e Coesione, Piano Mattei, ecc.) ed euro-mediterraneo (es. Strategia Global Gateway, Interreg, ecc.).
Le sfide di attrattività identificate dal Gruppo di Lavoro TEHA sono: il potenziamento delle filiere strategiche che connotano il Sud nella macro-regione mediterranea, tra cui Economia del Mare (come macro-settore portante per lo sviluppo) e manifattura ad alto contenuto tecnologico; la valorizzazione del capitale umano, mediante la costruzione di una strategia mediterranea che consideri demografia e migrazioni, istruzione e lavoro; la visione per dare trazione alla trasformazione energetica e ambientale in corso.
Nel corso dell’incontro - che si è svolto alla presenza del Presidente della Regione Michele Emiliano - è stata presentata una breve fotografia delle competenze strategiche della Puglia, intese come “abilità ” del territorio che possono supportare la realizzazione della visione di Verso Sud: “Essere cerniera tra Europa e Mediterraneo Allargato, contribuendo costantemente a disegnare, interpretare e realizzare il piano di un’Europa protagonista dei grandi cambiamenti geopolitici, economici e sociali che influenzano la costruzione di una società mediterranea vasta più forte, giusta e coesa”.
“La Puglia è centrale nella strategia di ricostruzione del ruolo propulsivo del nostro Paese – tracciato nel Libro Bianco Verso Sud – nel Mediterraneo. La crescita dinamica che la vede protagonista nel post-COVID ci rende ottimisti sul contributo che le Istituzioni e le imprese possono offrire alla costruzione di un modello di Sud Italia protagonista dello sviluppo. In questo modello, la strategia di attrazione e realizzazione degli investimenti pubblici e privati è allineata ad un disegno complessivo di collaborazione con altre Regioni e Paesi del Mediterraneo” ha commentato Cetti Lauteta, Associate Partner e responsabile Divisione Scenario Sud di The European House – Ambrosetti. “La necessità che il nostro Paese rinnovi il suo impegno nella sponda Sud del mondo non è una novità che introduciamo noi. Tuttavia, Verso Sud è un progetto unico nel suo genere in quanto vuole istituire un metodo di collaborazione non solo tra Istituzioni ma anche tra Istituzioni e imprese, mantenendo alta l’attenzione su una ambizione di fondo storica di molti italiani: contribuire alla nascita di una comunità mediterranea forte e integrata”.
Nel 2022 la Puglia è la 5a Regione italiana (e 1a del Sud) per crescita del PIL (+5,0%), e 5a in Italia e 1a al Sud per crescita del Valore Aggiunto, soprattutto in settori come la Logistica, a sua volta chiave per la competitività di imprese e di altri settori trainanti dell’economia pugliese, come la filiera agrifood: con 176mila occupati la Puglia è la 1a Regione in Italia per occupazione e crescita nella filiera agroalimentare.
Se si guarda con attenzione alle sfide più ampie della macro-regione mediterranea una spinta alla costruzione di un nuovo protagonismo del sistema-Puglia può venire dall’energia: la Puglia è, infatti, 1a Regione in Italia per produzione di energia eolica e anche per produzione di energia fotovoltaica, che rappresentano rispettivamente il 26,2% e il 14,9% del totale nazionale. L’energia, vista in ottica di sostenibilità , è in grado di garantire il rilancio industriale del Sud. In questo senso, opportunità rilevanti possono derivare ad esempio da filiere emergenti come quella dell’eolico off-shore galleggiante che, oltre a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità , può supportare la creazione di una filiera industriale ampia che coinvolga anche l’indotto siderurgico e il porto di Taranto. Lo stabilimento siderurgico (ex. ILVA) di Taranto potrebbe essere determinante per la produzione di componenti in acciaio funzionali alla costruzione delle piattaforme off-shore galleggianti, attivando al contempo una filiera della cantieristica e della portualità specializzata e ampia.
La Puglia resta comunque centrale anche nelle rotte energetiche convenzionali, rappresentando già oggi la porta di ingresso in Italia e in Europa del gas naturale. In aggiunta al TAP (Trans Atlantic Pipeline), la Regione sarà anche il terminale per il nuovo corridoio energetico «EastMed-Poseidon». Con l’omologazione di questo corridoio al trasporto di idrogeno, si potrà creare una connessione diretta con i Paesi della Sponda Est del Mediterraneo. L’idrogeno verde è, non a caso, al centro di una strategia regionale, H2Puglia 2030, dedicata al cantiere dell’idrogeno verde, ed è perfettamente in linea con il Piano Europeo «REPowerEU».
Nessun settore portante dell’economia pugliese e mediterranea può però trovare una via strutturale di sviluppo senza una riflessione profonda sulle sfide di pace, demografiche e di formazione professionale che caratterizzano tutto il Paese e anche e soprattutto il Sud e la Puglia: nell’ultimo quinquennio (2018-2023) sono oltre 100mila (pari all’intera popolazione della città di Lecce) gli abitanti persi, di cui il 49,7% tra i 15-29 anni. Inoltre, 1 giovane su 4 (26,0%) è ancora escluso dai percorsi di istruzione, formazione e lavoro (giovani “NEET”). Una recente risposta della Regione Puglia viene dalla strategia «mareAsinistra», una piattaforma volta a favorire l’attrazione di talenti, idee e capitali e a collegare il territorio ad altri ecosistemi dell’innovazione, rendendolo un punto di accesso non solo per i giovani e le startup ma anche per le imprese medio-grandi che guardano alla Puglia come Regione in cui investire.
“I dati che oggi presentiamo dal punto di vista economico sono tra i migliori d'Italia e ci rendono ottimisti - ha dichiarato il presidente Michele Emiliano a margine dell’incontro – mi auguro che grazie ad Ambrosetti questi dati possano essere diffusi in tutta Europa e in tutto il mondo in modo da attirare ulteriori investimenti. Per quanto riguarda i fondi europei, c'è un ritardo molto forte nella ripartizione del Fondo Sociale di Coesione. Siamo preoccupati perché non sappiamo dove andranno a tagliare i finanziamenti. Per esempio, il mondo della cultura, del turismo e dei beni immateriali rischia di saltare per aria nel modello economico pugliese dove cultura ed economia sono sullo stesso piano. Questa non è una buona notizia. L'autonomia differenziata è un modo per pasticciare l'ordinamento giuridico italiano. Avremo 20 stati diversi, ognuno di questi avrà la possibilità di legiferare anche su 23 materie supplementari. È un modo per irrigidire il bilancio dello Stato, nel senso che porteremo via molto danaro dal centro. Lo Stato si indebolirà molto, è chiaro che le Regioni del Nord che hanno maggiore forza e ricchezza portano a casa un doppio risultato: tratterranno parte del gettito fiscale che già è più elevato e lo Stato non avrà più la forza di fare la perequazione infrastrutturale. Noi dobbiamo giocare sul campo che ci viene predisposto – ha concluso Emiliano - e il campo che viene predisposto per il Sud non è granché. Se cercano sempre di metterci in difficoltà perché pensano che siamo inutili ed irrecuperabili e ci stanno abbandonando al nostro destino, è necessario dimostrare che la partita non andrà a finire così”.
Le indicazioni e i progetti raccolti con il contributo dei Partner di Verso Sud e delle imprese partecipanti al Tavolo a Bari saranno integrati nella terza edizione del Rapporto Verso Sud che è previsto venga discusso con una platea nazionale e internazionale di Istituzioni e imprese il 17 e 18 maggio 2024 a Sorrento.
Per maggiori informazioni: https://www.ambrosetti.eu/scenario-sud/forum-verso-sud/
Per la terza edizione (2023-2024), l’ambizione è identificare progetti a caratterizzazione pubblico-privata che possano rispondere alle sfide di attrattività del Sud Italia, facendo leva sugli strumenti presenti a livello nazionale (es. PNRR, ZES Unica, Fondo di Sviluppo e Coesione, Piano Mattei, ecc.) ed euro-mediterraneo (es. Strategia Global Gateway, Interreg, ecc.).
Le sfide di attrattività identificate dal Gruppo di Lavoro TEHA sono: il potenziamento delle filiere strategiche che connotano il Sud nella macro-regione mediterranea, tra cui Economia del Mare (come macro-settore portante per lo sviluppo) e manifattura ad alto contenuto tecnologico; la valorizzazione del capitale umano, mediante la costruzione di una strategia mediterranea che consideri demografia e migrazioni, istruzione e lavoro; la visione per dare trazione alla trasformazione energetica e ambientale in corso.
Nel corso dell’incontro - che si è svolto alla presenza del Presidente della Regione Michele Emiliano - è stata presentata una breve fotografia delle competenze strategiche della Puglia, intese come “abilità ” del territorio che possono supportare la realizzazione della visione di Verso Sud: “Essere cerniera tra Europa e Mediterraneo Allargato, contribuendo costantemente a disegnare, interpretare e realizzare il piano di un’Europa protagonista dei grandi cambiamenti geopolitici, economici e sociali che influenzano la costruzione di una società mediterranea vasta più forte, giusta e coesa”.
“La Puglia è centrale nella strategia di ricostruzione del ruolo propulsivo del nostro Paese – tracciato nel Libro Bianco Verso Sud – nel Mediterraneo. La crescita dinamica che la vede protagonista nel post-COVID ci rende ottimisti sul contributo che le Istituzioni e le imprese possono offrire alla costruzione di un modello di Sud Italia protagonista dello sviluppo. In questo modello, la strategia di attrazione e realizzazione degli investimenti pubblici e privati è allineata ad un disegno complessivo di collaborazione con altre Regioni e Paesi del Mediterraneo” ha commentato Cetti Lauteta, Associate Partner e responsabile Divisione Scenario Sud di The European House – Ambrosetti. “La necessità che il nostro Paese rinnovi il suo impegno nella sponda Sud del mondo non è una novità che introduciamo noi. Tuttavia, Verso Sud è un progetto unico nel suo genere in quanto vuole istituire un metodo di collaborazione non solo tra Istituzioni ma anche tra Istituzioni e imprese, mantenendo alta l’attenzione su una ambizione di fondo storica di molti italiani: contribuire alla nascita di una comunità mediterranea forte e integrata”.
Nel 2022 la Puglia è la 5a Regione italiana (e 1a del Sud) per crescita del PIL (+5,0%), e 5a in Italia e 1a al Sud per crescita del Valore Aggiunto, soprattutto in settori come la Logistica, a sua volta chiave per la competitività di imprese e di altri settori trainanti dell’economia pugliese, come la filiera agrifood: con 176mila occupati la Puglia è la 1a Regione in Italia per occupazione e crescita nella filiera agroalimentare.
Se si guarda con attenzione alle sfide più ampie della macro-regione mediterranea una spinta alla costruzione di un nuovo protagonismo del sistema-Puglia può venire dall’energia: la Puglia è, infatti, 1a Regione in Italia per produzione di energia eolica e anche per produzione di energia fotovoltaica, che rappresentano rispettivamente il 26,2% e il 14,9% del totale nazionale. L’energia, vista in ottica di sostenibilità , è in grado di garantire il rilancio industriale del Sud. In questo senso, opportunità rilevanti possono derivare ad esempio da filiere emergenti come quella dell’eolico off-shore galleggiante che, oltre a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità , può supportare la creazione di una filiera industriale ampia che coinvolga anche l’indotto siderurgico e il porto di Taranto. Lo stabilimento siderurgico (ex. ILVA) di Taranto potrebbe essere determinante per la produzione di componenti in acciaio funzionali alla costruzione delle piattaforme off-shore galleggianti, attivando al contempo una filiera della cantieristica e della portualità specializzata e ampia.
La Puglia resta comunque centrale anche nelle rotte energetiche convenzionali, rappresentando già oggi la porta di ingresso in Italia e in Europa del gas naturale. In aggiunta al TAP (Trans Atlantic Pipeline), la Regione sarà anche il terminale per il nuovo corridoio energetico «EastMed-Poseidon». Con l’omologazione di questo corridoio al trasporto di idrogeno, si potrà creare una connessione diretta con i Paesi della Sponda Est del Mediterraneo. L’idrogeno verde è, non a caso, al centro di una strategia regionale, H2Puglia 2030, dedicata al cantiere dell’idrogeno verde, ed è perfettamente in linea con il Piano Europeo «REPowerEU».
Nessun settore portante dell’economia pugliese e mediterranea può però trovare una via strutturale di sviluppo senza una riflessione profonda sulle sfide di pace, demografiche e di formazione professionale che caratterizzano tutto il Paese e anche e soprattutto il Sud e la Puglia: nell’ultimo quinquennio (2018-2023) sono oltre 100mila (pari all’intera popolazione della città di Lecce) gli abitanti persi, di cui il 49,7% tra i 15-29 anni. Inoltre, 1 giovane su 4 (26,0%) è ancora escluso dai percorsi di istruzione, formazione e lavoro (giovani “NEET”). Una recente risposta della Regione Puglia viene dalla strategia «mareAsinistra», una piattaforma volta a favorire l’attrazione di talenti, idee e capitali e a collegare il territorio ad altri ecosistemi dell’innovazione, rendendolo un punto di accesso non solo per i giovani e le startup ma anche per le imprese medio-grandi che guardano alla Puglia come Regione in cui investire.
“I dati che oggi presentiamo dal punto di vista economico sono tra i migliori d'Italia e ci rendono ottimisti - ha dichiarato il presidente Michele Emiliano a margine dell’incontro – mi auguro che grazie ad Ambrosetti questi dati possano essere diffusi in tutta Europa e in tutto il mondo in modo da attirare ulteriori investimenti. Per quanto riguarda i fondi europei, c'è un ritardo molto forte nella ripartizione del Fondo Sociale di Coesione. Siamo preoccupati perché non sappiamo dove andranno a tagliare i finanziamenti. Per esempio, il mondo della cultura, del turismo e dei beni immateriali rischia di saltare per aria nel modello economico pugliese dove cultura ed economia sono sullo stesso piano. Questa non è una buona notizia. L'autonomia differenziata è un modo per pasticciare l'ordinamento giuridico italiano. Avremo 20 stati diversi, ognuno di questi avrà la possibilità di legiferare anche su 23 materie supplementari. È un modo per irrigidire il bilancio dello Stato, nel senso che porteremo via molto danaro dal centro. Lo Stato si indebolirà molto, è chiaro che le Regioni del Nord che hanno maggiore forza e ricchezza portano a casa un doppio risultato: tratterranno parte del gettito fiscale che già è più elevato e lo Stato non avrà più la forza di fare la perequazione infrastrutturale. Noi dobbiamo giocare sul campo che ci viene predisposto – ha concluso Emiliano - e il campo che viene predisposto per il Sud non è granché. Se cercano sempre di metterci in difficoltà perché pensano che siamo inutili ed irrecuperabili e ci stanno abbandonando al nostro destino, è necessario dimostrare che la partita non andrà a finire così”.
Le indicazioni e i progetti raccolti con il contributo dei Partner di Verso Sud e delle imprese partecipanti al Tavolo a Bari saranno integrati nella terza edizione del Rapporto Verso Sud che è previsto venga discusso con una platea nazionale e internazionale di Istituzioni e imprese il 17 e 18 maggio 2024 a Sorrento.
Per maggiori informazioni: https://www.ambrosetti.eu/scenario-sud/forum-verso-sud/