ROMA - Vittorio Sgarbi ha annunciato la sua immediata dimissione da sottosegretario del governo durante l'evento "La Ripartenza" a Milano. Rivolgendosi al pubblico, ha dichiarato: "Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore alla Meloni". Aggiungendo, "Lo faccio per voi, ora sono solo Sgarbi".
La decisione è giunta a seguito di controversie legate all'Antitrust, che ha affermato di aver ricevuto due lettere anonime in cui si contestava a Sgarbi di non poter tenere una conferenza organizzata da Nicola Porro. Sgarbi ha criticato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per aver inviato tali lettere all'Antitrust senza averlo consultato, affermando che le lettere anonime non dovrebbero essere prese in considerazione.
Sgarbi ha anche annunciato l'intenzione di presentare ricorso al Tar per difendere la sua posizione, sostenendo di avere solo una professione: essere "Sgarbi" e uno storico dell'arte.
Il procedimento dell'Autorità Antitrust sull'incompatibilità tra le attività extragovernative di Sgarbi e il suo ruolo al Mic è in procinto di concludersi entro il 15 febbraio. Nel frattempo, Sgarbi ha risposto con fermezza alle inchieste giornalistiche, dichiarando di non doversi scusare con nessuno e suggerendo di chiedere all'estero quale immagine si sia formata di lui in seguito alle controversie.
La decisione è giunta a seguito di controversie legate all'Antitrust, che ha affermato di aver ricevuto due lettere anonime in cui si contestava a Sgarbi di non poter tenere una conferenza organizzata da Nicola Porro. Sgarbi ha criticato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per aver inviato tali lettere all'Antitrust senza averlo consultato, affermando che le lettere anonime non dovrebbero essere prese in considerazione.
Sgarbi ha anche annunciato l'intenzione di presentare ricorso al Tar per difendere la sua posizione, sostenendo di avere solo una professione: essere "Sgarbi" e uno storico dell'arte.
Il procedimento dell'Autorità Antitrust sull'incompatibilità tra le attività extragovernative di Sgarbi e il suo ruolo al Mic è in procinto di concludersi entro il 15 febbraio. Nel frattempo, Sgarbi ha risposto con fermezza alle inchieste giornalistiche, dichiarando di non doversi scusare con nessuno e suggerendo di chiedere all'estero quale immagine si sia formata di lui in seguito alle controversie.