Seggi aperti dalle 7 alle 23 per le elezioni regionali in Abruzzo. La sfida è a due: da una parte c'è Marco Marsilio, governatore uscente sostenuto dal centrodestra, dall'altra Luciano D'Amico, appoggiato dal centrosinistra. Occhi puntati sull'affluenza, che nel 2019 si fermò al 48,75%, la più bassa di sempre in regione.
Le urne abruzzesi hanno anche un riverbero nazionale: un'ulteriore prova, dopo quella sarda, per soppesare gli equilibri interni tra i partiti al governo. Anche in vista delle elezioni europee del 2024.
Marsilio, 54 anni, ex presidente di Fratelli d'Italia in Abruzzo, punta sul suo bilancio di governo, sottolineando i risultati ottenuti in materia di sanità, infrastrutture e turismo. D'Amico, 64 anni, ex rettore dell'Università di Teramo, promette un cambio di passo, con un programma incentrato su lavoro, ambiente e diritti sociali.
Il centrodestra è favorito dai sondaggi, che lo danno in vantaggio di circa 10 punti percentuali. Ma il centrosinistra spera nell'effetto "sardina", con un'alta affluenza che potrebbe ribaltare le previsioni.
A pesare sul voto saranno anche le divisioni interne ai due schieramenti. Nel centrodestra, Fratelli d'Italia è in forte crescita e punta ad ottenere un risultato di peso per rafforzare la sua posizione all'interno della coalizione. Nel centrosinistra, invece, il Pd è in calo e teme l'astensione del suo elettorato.
Le prime proiezioni sono attese per le 23 di stasera. Lo spoglio proseguirà per tutta la notte e il risultato definitivo potrebbe non essere noto prima di domani mattina.
L'Abruzzo è una regione di circa 1,3 milioni di abitanti. Il suo capoluogo è L'Aquila. La regione è governata dal centrodestra dal 2008.
Le elezioni regionali in Abruzzo sono un test importante per la tenuta del governo Draghi. Un'eventuale vittoria del centrodestra potrebbe rafforzare la posizione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, mentre una vittoria del centrosinistra darebbe fiato al Pd e al suo segretario Enrico Letta.
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