BARI - La Bari di 20 anni fa era un "altro mondo" rispetto alla città che conosciamo oggi. Lo afferma Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico, in un articolo pubblicato sul suo blog.
Pagano ricorda il traffico fuori controllo, la sporcizia, gli scippi all'ordine del giorno, i commercianti umiliati, l'abbandono e l'incuria in cui versavano innumerevoli zone, l'assenza di un'offerta culturale.
In questo contesto si è svolta l'azione "difficilissima" del magistrato antimafia Michele Emiliano quando è diventato Sindaco. Un PM da sempre in prima linea, non solo in Puglia ma addirittura anche in Sicilia. Un simbolo dell'Antimafia scampato a più di una decina di attentati che ha dovuto portare in spalla il feretro di una guida e di un amico come Rosario Livatino.
Pagano critica chi pensa che una città si cambia con la semplice elezione di un Sindaco o che fosse possibile da un giorno all'altro eliminare il dominio del malaffare sul territorio.
La "primavera pugliese", secondo il deputato, non nasce con mere dichiarazioni di intenti: nasce con la fatica quotidiana, che oggi consente ai baresi di vivere nel privilegio di aver dimenticato da quale condizione drammatica la città è partita 20 anni fa.
L'articolo di Pagano ha acceso un acceso dibattito sui social media. C'è chi concorda con la sua analisi e chi invece critica l'operato di Emiliano da Sindaco.
Al di là delle diverse posizioni, è innegabile che Bari sia una città profondamente cambiata negli ultimi 20 anni. Il merito è di chi ha avuto il coraggio di affrontare problemi atavici e di chi ha lavorato con impegno per migliorare la vita dei cittadini.
Pagano ricorda il traffico fuori controllo, la sporcizia, gli scippi all'ordine del giorno, i commercianti umiliati, l'abbandono e l'incuria in cui versavano innumerevoli zone, l'assenza di un'offerta culturale.
In questo contesto si è svolta l'azione "difficilissima" del magistrato antimafia Michele Emiliano quando è diventato Sindaco. Un PM da sempre in prima linea, non solo in Puglia ma addirittura anche in Sicilia. Un simbolo dell'Antimafia scampato a più di una decina di attentati che ha dovuto portare in spalla il feretro di una guida e di un amico come Rosario Livatino.
Pagano critica chi pensa che una città si cambia con la semplice elezione di un Sindaco o che fosse possibile da un giorno all'altro eliminare il dominio del malaffare sul territorio.
La "primavera pugliese", secondo il deputato, non nasce con mere dichiarazioni di intenti: nasce con la fatica quotidiana, che oggi consente ai baresi di vivere nel privilegio di aver dimenticato da quale condizione drammatica la città è partita 20 anni fa.
L'articolo di Pagano ha acceso un acceso dibattito sui social media. C'è chi concorda con la sua analisi e chi invece critica l'operato di Emiliano da Sindaco.
Al di là delle diverse posizioni, è innegabile che Bari sia una città profondamente cambiata negli ultimi 20 anni. Il merito è di chi ha avuto il coraggio di affrontare problemi atavici e di chi ha lavorato con impegno per migliorare la vita dei cittadini.