Da oggi, venerdì 15 marzo, è disponibile in fisico nel formato vinile e in digitale “Per fortuna che ci sono io'', il nuovo album del rivoluzionario cantautore Bugo (7 srl/ADA Music).
“Per fortuna che ci sono io” è come un manifesto, un grido di libertà. Attraverso i testi vibranti e i riff di chitarra incisivi, Bugo esplora il suo mondo senza freni né barriere, mostrando la sua autenticità senza compromessi, come solo lui sa fare. La copertina dell’album e le foto sono del fotografo Mehmet Gurkan – Memo Media Production.
I quattro singoli che hanno anticipato l’uscita dell’album sono “UN BAMBINO”, “ROCK AND ROLL”, “NON LO SO!” e “PER FORTUNA CHE CI SONO IO” (online il video del brano, girato all’Allianz Stadium di Torino, con la regia di Mehmet Gurkan, il direttore della fotografia è Lucia Fontana, mentre l’operatore di camera è Mauro Gianesini, la postproduzione è di Memo Medio Productionn).
L’album prodotto da BUGO è stato registrato da Olmo Gianni, Gabriele Cortese e Michele Marelli presso Monolith Studio di Brescia e La Casetta Recording Studio di Paderno Franciacorta, mixato da Emiliano Bassi presso Pop’s Garage Studio 2.0 di Milano. È stato suonato da BUGO (voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, pianoforte, armonica, percussioni), Marco Montanari (chitarra elettrica, chitarra acustica, pianoforte, cori), Luca Manetti (basso, chitarra acustica e cori), Stefano Doninelli (batteria), Michele Marelli (batteria e percussioni) ed Emiliano Bassi (percussioni e hammond).
«Qualcuno in questi giorni ha già avuto modo di ascoltare l’album, sono contento che sia stata percepita la gioia e la positività che canto, “Per fortuna che ci sono io”, infatti è un disco per stare bene. Torno a casa per la via del rock and roll, un'arteria pulsante che mi riporta alle mie radici più autentiche. Questo disco è vero, onesto, diretto, registrato con la mia band, i miei compagni di viaggio lungo questa strada selvaggia e meravigliosa – dichiara BUGO – È ciò di cui abbiamo bisogno, una boccata d'aria fresca, un urlo di gioia, l’ennesimo atto di fuga».