Consiglio regionale: l’intervento di Piemontese sulla proposta di legge in esame per la gestione del servizio idrico integrato
BARI - Intervento del vice presidente della Giunta regionale Raffaele Piemontese, in relazione alla proposta di legge in discussione in Aula, per la gestione del servizio idrico integrato.
“Gli emendamenti che abbiamo firmato e sottoscritto vanno nella stessa finalità della legge presentata dai colleghi Amati ed altri, cioè quella di dare ad una grande ed importante società pubblica pugliese, ad Acquedotto Pugliese la possibilità di avere, al proprio interno, una partecipazione dei Comuni, dando quindi al soggetto che ha la competenza di governo, che è l’Autorità Idrica Pugliese, la possibilità di optare per i tre modelli di affidamento del servizio idrico integrato previsti dal legislatore comunitario e dal legislatore nazionale, cioè l’affidamento ad operatore privato mediante una gara pubblica, l’affidamento ad una società mista con l’operatore privato individuato a gara e la possibilità di affidamento in house providing rispettando tutte procedure di legge.
Con questi emendamenti e con questa legge non andiamo certo a stabilire, ad intervenire sull’affidamento della società, noi diamo la possibilità all’Autorità Idrica Pugliese di poter optare tra uno di questi modelli e l’Autorità Idrica Pugliese farà tutte le valutazioni congrue e idonee affinché possa fare la scelta migliore.
Con questi emendamenti, quindi, in primo luogo, diamo la possibilità di un affidamento a società in house partecipata dagli Enti locali, questo nel più rigoroso rispetto della normativa comunitaria e nazionale. Per evitare che possano esserci censure di incostituzionalità, la Regione non dispone l’affidamento del servizio idrico integrato, né impone alcunché a Comuni singoli e associati, ma incentiva i Comuni del territorio, che sono titolari della gestione del servizio, a costituire una società a capitale interamente pubblico incedibile, che potrà diventare conferitaria delle azioni di Acquedotto Pugliese, cedute dalla Regione ai Comuni, quindi la costituzione di questa società veicolo”.
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