Devastato il Centro Fornaci di Andria: 'Un gravissimo atto di violenza sociale'


ANDRIA - Il Centro di Aggregazione Fornaci di Andria, pronto per essere inaugurato e donato alla cittadinanza, è stato devastato da un atto di vandalismo e distruzione. La Sindaca Giovanna Bruno ha espresso la sua comprensibile delusione e rabbia, e l'Associazione di Impegno Civico "Io Ci Sono!" ha immediatamente preso posizione.

Savino Montaruli, Presidente dell'Associazione, si interroga: "Quali misure di prevenzione, controllo e vigilanza erano state adottate per salvaguardare un luogo di così alto valore simbolico?". Sottolinea inoltre che "quei balordi delinquenti non avrebbero neppure dovuto avere la possibilità di entrare".

Montaruli plaude alla convocazione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza da parte del Prefetto di Barletta Andria Trani, Dott.ssa Rossana Riflesso, ma chiede: "Perché non viene data la possibilità di ascoltare, come auditori, i rappresentanti della Società Civile?".

L'Associazione "Io Ci Sono!" invita il Prefetto e il Questore a verificare se:

  • Erano state adottate tutte le precauzioni per proteggere il Centro Fornaci.
  • C'erano e ci sono telecamere collegate con la Questura.
  • Esiste un impianto di videosorveglianza funzionante.
  • Quali altri accorgimenti sono stati adottati per proteggere il luogo e le attrezzature.

Montaruli conclude amaramente: "Chi pagherà i danni? Perché a farlo devono essere i cittadini e non coloro che, eventualmente, non hanno protetto quel luogo?".

L'Associazione ha inviato una comunicazione informativa al Prefetto e al Questore, chiedendo risposte concrete per evitare che tali episodi si ripetano.

La devastazione del Centro Fornaci è un atto di violenza sociale che richiede una risposta forte e decisa da parte delle Istituzioni. La cittadinanza ha il diritto di sapere cosa è accaduto e di essere garantita sulla sicurezza dei luoghi pubblici.

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