A scuola ci insegnano tante materie che possono tonare più o meno utili nella vita, come la storia, la geografia, la matematica e le scienze, ma non ci viene mai insegnata una disciplina che può sicuramente fare la differenza nella nostra vita adulta.
Stiamo parlando dell’educazione finanziaria, una materia che molte persone è del tutto sconosciuta. E le conseguenze spesso possono essere disastrose a livello di gestione del denaro con costanti problemi come mancanza di soldi, ritardo nei pagamenti e poco risparmio.
Educazione finanziaria: cos’è
Ma cos’è con precisione l’educazione finanziaria? Con questa espressione si fa riferimento all’insieme di nozioni che riguardano l’economia, la gestione del denaro, i principali strumenti finanziari e il funzionamento dei mercati. Non serve diventare analisti finanziari o operatori di borsa: si tratta però di comprendere a fondo e applicare nella propria vita i concetti di base.
Tra questi c’è il risparmio e l’investimento, che sono due aspetti indispensabili per iniziare a costruire la propria sicurezza finanziaria e evitare di avere problemi legati al denaro nel corso della propria vita. Il risparmio rappresenta la base su cui ogni altra azione finanziaria personale di fonda, perché senza un patrimonio, anche piccolo, non è possibile investire.
Tra i concetti con cui prendere confidenza ci sono quelli di inflazione, ma anche il funzionamento del mercato azionario e delle obbligazioni, ma anche il potere di acquisto. È importante anche essere consapevoli delle opportunità e dei rischi, in relazione ai quali certi investimenti possono essere più o meno redditizi. In questo modo, le persone possono fare delle scelte più consapevoli e informate.
Risparmiare è fondamentale
Uno dei concetti più semplici da interiorizzare è quindi quello di spendere meno di quello che si guadagna. Sempre una cosa banale, ma per molte persone non è facile da realizzare, nemmeno quando guadagnano bene. La solidità della propria situazione finanziaria non dipende infatti dal nostro reddito, ma dal nostro patrimonio, cioè da quanto siamo riusciti a “metterci da parte”.
Paradossalmente si può essere “poveri” anche guadagnando moltissimi soldi. Sembra impossibile, ma ci sono molte persone che hanno grandi entrate, ma allo stesso tempo anche grandi uscite legate al loro stile di vita. Se la differenza tra quello che guadagnano e quello che spendono è minima, di fatto possono definirsi finanziariamente “poveri” anche se hanno una vita da VIP.
Anzi, questa lezione ce la insegnano proprio tanti VIP, che nonostante una vita agiata e stipendi milionari, si ritrovano dopo qualche anno in grandi difficoltà finanziarie, proprio perché non si erano patrimonializzati quando guadagnavano tanto. Tra l’altro, contrariamente a quanto si pensa, avere un ottimo reddito non influisce sulla capacità di risparmio: se non si riesce a risparmiare quando si guadagna poco, non si riuscirà a farlo nemmeno quando si guadagna molto. Tanto vale imparare subito.
L’importanza di investire
L’altro importante concetto base dell’educazione finanziaria è legato alla necessità di investire. Mettere i soldi sotto il materasso non è la scelta più efficace, perché a causa dell’inflazione i nostri soldi perdono valore, o potere di acquisto, nel corso del tempo.
Investire significa anche rinunciare alla disponibilità di una certa quantità di denaro oggi, per avere a disposizione una quantità maggiore di denaro domani. E investire è fondamentale per imparare a gestire il proprio patrimonio in modo consapevole, che poi è lo scopo dell’educazione finanziaria.
In questo senso le nozioni di cui avere padronanza sono la conoscenza base degli strumenti finanziari che sono disponibili sul mercato come:
- azioni,
- obbligazioni,
- fondi azionari,
- fondi obbligazionari,
- derivati,
- criptovalute;
- investimenti immobiliari,
- investimenti di altro tipo (ad esempio in arte).
Molto importante è anche la comprensione dei principali servizi di intermediazione finanziaria e la capacità di utilizzare le informazioni acquisite per compiere delle scelte di investimento efficaci.
Da non sottovalutare anche la consapevolezza dei propri diritti nel settore finanziario e di conseguenza la capacità di valutare le proposte. Con la giusta esperienza è anche possibile intuire e quindi evitare i raggiri.
Come apprendere l’educazione finanziaria
Per imparare i concetti di cui abbiamo parlato fin qui ci sono diversi modi. Si può fare da autodidatti, semplicemente ricercando diversi contenuti online per imparare a gestire i propri risparmi. In alternativa ci si può affidare a dei percorsi di formazione specifici, che sicuramente hanno un costo, ma spesso sono più completi e permettono di velocizzare i tempi di apprendimento.
Parallelamente si possono svolgere delle attività ludiche che sono in grado di aumentare la nostra capacità di gestione del denaro. Un esempio molto diffuso è quello di scegliere tra i migliori provider di giochi di casinò e migliorare le proprie capacità in un ambiente controllato e sicuro giocando a poker online. Il poker è infatti un gioco che può insegnar molto su come valutare e gestire il rischio, ma anche su come prendere decisioni finanziarie importanti. Il poker, soprattutto se giocato con un approccio da professionista e non solo per divertimento, può essere molto istruttivo anche dal punto di vista degli investimenti.
Anche i libri sono un ottimo modo per acquisire una cultura in ambito finanziario. Ne esistono davvero di ogni tipo, da quelli sulla gestione del denaro a quelli sugli investimenti in borsa fino a quelli sull’immobiliare.
Conclusione
In ogni caso, imparare a risparmiare e a investire in modo consapevole può davvero fare la differenza nella nostra vita, soprattutto se impariamo a farlo da giovani. In altre parole, prima iniziamo meglio è.