BARI - Un nuovo laser a diodi che combina l’effetto di 2 raggi laser a diversa frequenza d’onda e l’uso di fibre ottiche per la trasmissione e puntamento del raggio laser è stato sperimentato per la prima volta al Policlinico di Bari per il trattamento dei polipi endometriali e delle cisti endometriosiche dal prof. Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa di ginecologia e ostetricia dell’ospedale universitario barese. La notizia arriva in vista della Giornata mondiale dell'Endometriosi che si celebrerà il 28 marzo 2024.
Per la particolarità di questo trattamento gli interventi sono stati trasmessi in diretta dalla sala operatoria del Policlinico a Parigi, al congresso Journées Gynfosh 2024, evento internazionale di fisiopatologia della riproduzione. Tale tecnologia prospetta notevoli vantaggi per il trattamento delle cisti endometrosiche in alternativa alle tradizionali tecniche chirurgiche assicurando un minore danno al tessuto sano e maggiore preservazione della cosiddetta riserva ovarica.
In dettaglio gli interventi in diretta hanno dimostrato l’impiego e i vantaggi del laser a diodi, la scelta e l’utilizzo delle specifiche lunghezza d’onda (980 nm e 1470 nm) e la loro miscelazione che permette di ottenere emostasi ma anche la vaporizzazione e taglio con preciso controllo della diffusione e della penetrazione tissutale del calore in relazione alla patologia e all’anatomia.
L’impiego di sottili fibre ottiche di 2000 micron che possono essere introdotte attraverso l’isteroscopio o in laparoscopia permette di trasmettere il raggio laser con le caratteristiche sopra descritte specifiche per la patologia da trattate assicurano un trattamento mini-invasivo e il massimo rispetto dei tessuti sani circostanti sia in isteroscopia che in laparoscopia. La luce di puntamento della fibra ottica permette di puntare l’effetto del laser e di favorisce il trattamento a distanza dei focolai endometriosici, il tutto senza schermare gli organi addominali e in assenza di fumi.