MANDURIA - I Carabinieri della Stazione e della Sezione Radiomobile della Compagnia di Manduria hanno arrestato in flagranza di reato un 38enne del posto, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L'intervento
È stato il padre della vittima a lanciare l'allarme, preoccupato per l'incolumità della figlia. La donna, esasperata dall'ennesimo violento scatto d'ira del coniuge, gli aveva confessato di subire da tempo continue vessazioni, umiliazioni e violenze fisiche da parte del marito.
Le indagini
I Carabinieri sono intervenuti immediatamente nell'abitazione della coppia. Grazie alla collaborazione della donna, che ha finalmente trovato la forza di raccontare tutto agli operatori, è emersa la drammatica situazione che si protraeva tra le mura domestiche da almeno tre anni.
Il quadro accusatorio
Dalle ricostruzioni, il marito, dopo la sua scarcerazione, avrebbe iniziato a fare uso smodato di stupefacenti, rifiutandosi di intraprendere un percorso di disintossicazione nonostante le insistenze della moglie.
Ogni tentativo della donna di aiutarlo si sarebbe ritorto contro di lei, alimentando il risentimento dell'uomo e sfociando in atti di disprezzo, umiliazioni, minacce, insulti e, talvolta, violenze fisiche. La donna, per timore di far naufragare il matrimonio, non aveva mai denunciato le violenze subite.
L'arresto
L'ennesimo atto di violenza fisica ha spinto la donna a chiamare il padre, innescando l'intervento dei Carabinieri. I militari, dopo aver ascoltato il racconto della donna, hanno effettuato una perquisizione dell'abitazione trovando circa 60 grammi di marijuana nella disponibilità dell'uomo.
Le misure cautelari
Alla luce degli elementi raccolti, l'uomo è stato arrestato e, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, condotto agli arresti domiciliari presso l'abitazione dei propri genitori. Rimane in vigore la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.
Un caso emblematico
L'ennesimo caso di violenza domestica ci porta a riflettere sulla drammaticità di un fenomeno che purtroppo non accenna a diminuire. È fondamentale che le donne che subiscono maltrattamenti non rimangano in silenzio e trovino la forza di denunciare, come ha fatto la donna di Manduria. Solo così si può spezzare la spirale di violenza e dare speranza a chi vive situazioni di profonda sofferenza.