ROMA - "Salvare il polo siderurgico più grande d'Europa, garantire l'occupazione a 20 mila lavoratori, tutelare un bene fondamentale come la salute pubblica, messa a rischio dalla cattiva gestione aziendale dei Riva e trascurata dalle amministrazioni locali. A tutte queste esigenze risponde il provvedimento che il governo sottopone all'attenzione e all'approvazione delle Camere, aprendo con coraggio e visione strategica un capitolo nuovo dell'annosa vicenda Ex Ilva".
Così il deputato della Lega, Davide Bellomo, intervenendo oggi nell'Aula della Camera sul dl Ex Ilva.
Salvaguardia del polo siderurgico e dell'indotto
"Consapevole che il problema non riguarda solo Taranto, ma tutto il polo siderurgico italiano e le realtà piccole e medie che ad esso sono collegate. Con queste norme, infatti, non si è dato solo ossigeno all'azienda principale, ma anche a quelle dell'indotto. Prevedendo condizioni agevolate di accesso ai fondi di garanzia delle Pmi, tassi di interesse totalmente a carico dello Stato per determinate operazioni finanziarie, la prededucibilità dei crediti e ben 16,7 milioni di euro per le integrazioni al reddito 2024, con relativa contribuzione figurativa. Tutte cose concrete, tenendo conto anche dei suggerimenti arrivati dall'opposizione".
Verso un futuro green
"Sulla vicenda ex Ilva, in attesa delle sentenze, degli sviluppi che ne deriveranno e di individuare gli imprenditori in grado di imprimere una svolta sempre più green che porti l'azienda verso il futuro, ci sono ancora tanti capitoli da scrivere. Lo si fa, finalmente, con serietà e consapevolezza dei problemi. Evitando la propaganda di qualche ex ministro grillino come Di Maio, che quando era al vertice del dicastero dello Sviluppo Economico dichiarò di aver risolto l'annosa vicenda in soli tre mesi. Una sciocchezza smentita dai fatti e poi dagli errori del premier Conte che ancora paghiamo. D'altronde, Di Maio era lo stesso che affermava, tra l'esultanza dei suoi fedelissimi di un tempo, che aveva abolito la povertà . Prima che i Cinque Stelle abolissero lui politicamente".
Lega in prima linea per la soluzione
"La Lega è in prima linea per una soluzione definitiva della vertenza Ex Ilva, nel rispetto dei lavoratori, dell'ambiente e del futuro di Taranto e dell'intero Paese", ha concluso Bellomo.
Salvaguardia del polo siderurgico e dell'indotto
"Consapevole che il problema non riguarda solo Taranto, ma tutto il polo siderurgico italiano e le realtà piccole e medie che ad esso sono collegate. Con queste norme, infatti, non si è dato solo ossigeno all'azienda principale, ma anche a quelle dell'indotto. Prevedendo condizioni agevolate di accesso ai fondi di garanzia delle Pmi, tassi di interesse totalmente a carico dello Stato per determinate operazioni finanziarie, la prededucibilità dei crediti e ben 16,7 milioni di euro per le integrazioni al reddito 2024, con relativa contribuzione figurativa. Tutte cose concrete, tenendo conto anche dei suggerimenti arrivati dall'opposizione".
Verso un futuro green
"Sulla vicenda ex Ilva, in attesa delle sentenze, degli sviluppi che ne deriveranno e di individuare gli imprenditori in grado di imprimere una svolta sempre più green che porti l'azienda verso il futuro, ci sono ancora tanti capitoli da scrivere. Lo si fa, finalmente, con serietà e consapevolezza dei problemi. Evitando la propaganda di qualche ex ministro grillino come Di Maio, che quando era al vertice del dicastero dello Sviluppo Economico dichiarò di aver risolto l'annosa vicenda in soli tre mesi. Una sciocchezza smentita dai fatti e poi dagli errori del premier Conte che ancora paghiamo. D'altronde, Di Maio era lo stesso che affermava, tra l'esultanza dei suoi fedelissimi di un tempo, che aveva abolito la povertà . Prima che i Cinque Stelle abolissero lui politicamente".
Lega in prima linea per la soluzione
"La Lega è in prima linea per una soluzione definitiva della vertenza Ex Ilva, nel rispetto dei lavoratori, dell'ambiente e del futuro di Taranto e dell'intero Paese", ha concluso Bellomo.