Fritta o al forno? La zeppola di Fabio Tuccillo accontenta tutti

Una semisfera di pasta choux attorcigliata, ricoperta da un generoso strato di crema pasticcera, sovrastato da amarene sciroppate: la Zeppola di San Giuseppe, nella sua versione classica, è uno dei dolci più antichi, caposaldo della nostra tradizione.

Da sempre collegata alla Festa del Papà, il 19 marzo, è protagonista del pranzo in famiglia e di una diatriba antica come la sua storia: la zeppola deve essere fritta o cotta al forno? 

“La ricetta originale, quella che ci è stata tramandata nei secoli e che continuiamo gelosamente a conservare, prevede che la zeppola sia fritta in abbondante olio e poi farcita, con crema e amarena intera”, afferma il Bakery chef Fabio Tuccillo. “Ma, a mio parere, non esiste una regola ben precisa, è tutta questione di gusti. Sia fritta che al forno la Zeppola di San Giuseppe resta un’icona della nostra tradizione e con la sua forma e consistenza, che sia più croccante ed alveolata o più soffice e spugnosa, rappresenta il fine pasto per eccellenza della Festa del Papà”.

Ed è sempre nel rispetto della tradizione e mixando ingredienti di alta qualità, che il Bakery chef Tuccillo, rende omaggio a tutti i papà con i suoi piccoli capolavori di gusto. Non solo nella versione classica, presso la Tuccillo Bakery o anche sull’e-shop tuccillobakery.it è possibile trovare altre nuove gustose varianti, tutte irresistibili.


Si tratta sempre della base di pasta choux, fritta o al forno, che il Bakery chef farcisce con golose e vellutate creme, al Pistacchio, con croccante granella di pistacchi tostati; al Cioccolato, guarnito con gocce di cioccolato; Tuccibueno, guarnito con croccanti praline al cioccolato e Caramello salato, dal gusto inconfondibile. Novità 2024, in fine, la versione Red Velvet, sempre super-fragrante ed alveolata. Uno spettacolo anche per gli occhi, per il suo colore rosso intenso.


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