Il gregge, doppia presentazione in Salento e a Bari

BARI - Sta riscuotendo grande riscontro di pubblico e critica, a meno di un mese dall’uscita, il nuovo romanzo del giornalista e scrittore Davide Grittani dal titolo Il gregge (Alter Ego Edizioni, Pagg. 228, Prezzo di copertina 18,00 euro). Impegnato in un lunghissimo tour di presentazioni, con richieste che vanno fino al prossimo dicembre, Grittani presenterà il romanzo domenica 10 Marzo ad Aradeo (ore 18:30 al Teatro comunale, a cura di My Library) in compagnia dello scrittore salentino Livio Romano, della libraia e critica letteraria Antonella Giustizieri e con letture sceniche di Sonia Giaffreda, quindi lunedì 11 Marzo a Bari (ore 18:30 da Portineria 21, a cura di Mara Chiarelli) in compagnia del capo redattore del Corriere del Mezzogiorno Michele Pennetti e degli editorialisti della stessa testata Michele Cozzi e Leonardo Palmisano.

Tutti molto incoraggianti i riscontri finora pervenuti su Il gregge, che è stato candidato al premio Strega dalla scrittrice Wanda Marasco perché «grazie alla sua capacità di indignarsi Grittani ci consegna in realtà una pungente riflessione sulla mediocrità. Un romanzo attualissimo, che inchioda alle responsabilità morali di ciascuno di noi e fa luce sul profondo (e storico) razzismo che si agita sotto la pelle del nostro Paese». La storia è quella di una campagna elettorale durante il cui svolgimento un piccolo branco di vecchi amici di scuola si trasforma piano piano in un gregge senza pastori, senza etica e soprattutto senza direzione, una metafora acida ma molto realistica della trasformazione in atto nel nostro Paese. Il romanzo è stato richiesto dai principali premi letterari italiani e sono in corso interlocuzioni per una trasformazione in spettacolo teatrale, da affiancare o far succedere alla lunga tournée di presentazioni in cui è impegnato l’autore.

«Mi aspettavo che se ne parlasse – commenta Grittani – ma mentirei se dicessi che mi aspettavo se ne parlasse così tanto e soprattutto in questo modo, con attestati di stima così trasversali e così netti che davvero lasciano senza parole. Non mi stanco di ringraziare la mia casa editrice, per il coraggio avuto nel pubblicare un testo così». Nel romanzo i due contendenti principali alla poltrona di sindaco di una città che non viene mai citata ma è riconoscibile in Milano, si chiamano Matteo Migliore (un fanatico razzista) e Michele Ametrano (un lobbista senza scrupoli): particolare, quest’ultimo, che ha indotto molti a dei parallelismi col presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. 

Sul punto l’autore, però, spiega: «I personaggi del romanzo sono solo maschere, guitti letterari che hanno attinto necessariamente dalla cronaca e quindi dalla vita. Mi chiedete se non abbia esagerato, io rispondo che il libro è approssimato per difetto tanti sono gli spunti e le miserie che emergono tutti i giorni dal dibattito di questo Paese e del resto del mondo. Ma non mi sottraggo certo a un giudizio del tutto personale, nel senso che non faccio fatica a definire Emiliano, perlomeno sul piano etico, uno dei peggiori presidenti della storia della nostra terra».