La Puglia accoglie un bambino palestinese di 9 mesi con Sma di tipo 1
BARI - Un bambino palestinese di soli 9 mesi affetto da SMA di tipo 1, la forma più grave di atrofia muscolare spinale, sarà accolto in serata presso l'ospedale Giovanni XXIII di Bari. L'arrivo del piccolo e dei suoi genitori in Italia è stato reso possibile grazie al contributo dell'Associazione Famiglie Sma, che ha risposto all'appello di un familiare e ha ottenuto il supporto della Regione Puglia per garantire al bambino le cure necessarie.
L'Associazione Famiglie Sma, tramite la sua presidente Anita Pallara, ha sollecitato l'intervento della Regione Puglia, consentendo alla famiglia di ottenere il visto d'ingresso nel Paese.
Il bambino e i suoi genitori hanno viaggiato dalla Giordania a Fiumicino a bordo di un volo di linea, dove sono stati accolti da personale medico e infermieristico dell'ospedale Giovanni XXIII con un'ambulanza pediatrica di rianimazione.
La diagnosi della grave malattia del bambino è giunta prima dello scoppio della guerra nella striscia di Gaza, ma la situazione di conflitto ha reso impossibile per la famiglia avviare il percorso terapeutico necessario.
All'arrivo a Bari, il bambino e i suoi genitori saranno presi in carico dal reparto di neurologia dell'ospedale Giovanni XXIII, guidato dal dottor Delio Gagliardi. Saranno quindi eseguiti i prelievi ematici necessari per confermare la diagnosi, presso il centro di riferimento regionale per le attività di screening della SMA, il laboratorio di genetica medica dell'ospedale Di Venere di Bari, diretto dal dottor Mattia Gentile.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha dichiarato: "Accogliamo in Puglia un bambino palestinese che deve essere curato da una forma di malattia neurologica che prevede terapie molto particolari, che non erano possibili nel suo paese anche a causa della guerra. È un esempio dell'importanza della collaborazione tra le istituzioni e le associazioni per garantire risultati sempre migliori".
Anita Pallara, presidente dell'Associazione Famiglie Sma, ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto e ha ringraziato la Regione Puglia per il suo impegno nel garantire al bambino un'opportunità di vita.
Infine, il direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, ha assicurato che il bambino e la sua famiglia riceveranno le cure più avanzate e appropriate per affrontare la sua condizione, una volta completati i test genetici necessari.
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