BARI - Forza Italia Bari torna – ancora una volta - a chiedere una gara europea, per affidare il servizio di trasporto urbano a un gestore più professionale e capace.
Da poche ore l’Amtab spa è stata posta dai Tribunali in amministrazione giudiziaria - si legge in una nota Fi Bari -, in conseguenza di presunte infiltrazioni mafiose. Secondo la Direzione distrettuale antimafia, alcuni locali della sede aziendale sarebbero stati addirittura utilizzati dai clan come «uffici per esaminare le assunzioni da fare in Amtab e dirimere liti tra il personale». E tutto questo sarebbe stato tollerato dagli amministratori della stessa municipalizzata!
L’Amtab, come sappiamo, è una società controllata al 100% dal Comune di Bari. Nell’esercizio delle sue attività , incassa:
6/7 milioni annui dai grattini per il parcheggio. 5 milioni annui di fondi europei per rilasciare abbonamenti quasi gratuiti. 2,5 milioni annui dal Comune per alcune, ulteriori, categorie di biglietti gratuiti. circa 35 milioni annui di contributi pubblici dalla Regione a copertura dei costi di gestione. circa 2 milioni annui dalla vendita dei biglietti. Malgrado questa valanga di soldi pubblici (quasi 45 milioni di euro), chiude i bilanci annuali con forti perdite e, soprattutto, offre un servizio di trasporto urbano di qualità mediocre, con bus spesso sporchi, vecchi, a gasolio e inquinanti. E quasi mai puntuali. Il Direttore generale di Amtab è a mezzo servizio (la mattina lavora in Asi e il pomeriggio in Amtab). Mentre l’ennesimo presidente, che pochi mesi fa ha sostituito il precedente dimissionario, non ha alcuna competenza specifica in materia di trasporto pubblico locale! Insomma, allo stato, la società del trasporto pubblico di Bari è un’impresa inefficiente, che drena milioni di soldi pubblici e, secondo le indagini della Dda, sarebbe anche infiltrata - se non controllata - dalla mafia. Una situazione, in buona parte, nota da tempo e, non a caso, da anni sollecitiamo un necessario e deciso cambio di rotta.
Orbene, come espressamente previsto dalla legge, si è proposto che il servizio di trasporto pubblico urbano della Città sia affidato con una gara europea, aperta alla partecipazione di Amtab e delle migliori società di trasporto passeggeri attive in Europa.
Se sarà Amtab a vincere la gara, bene. Vorrà dire che avrà compiuto quel salto di qualità che oggi manca. Se vincerà un altro operatore/società specializzata del settore per i Baresi e per i Dipendenti Amtab non ci sarà alcuna conseguenza negativa. Linee, orari e frequenze delle corse non cambieranno, saranno sempre quelle che il Comune di Bari pianificherà . Mentre tutti i dipendenti Amtab, con garanzie nel bando di gara, transiteranno – senza pregiudizi - nella nuova società vincitrice. Dalla gara pubblica, inoltre, Bari e i Baresi potranno ottenere solo vantaggi:
Certamente la mafia resterà fuori dai cancelli del nuovo gestore.
Il Comune risparmierà molti soldi pubblici necessari oggi per “coprire” le perdite dell’azienda comunale. Il servizio di trasporto urbano potrà migliorare in efficienza, perché in caso di disservizi scatteranno le penali contrattuali e si potrà procedere senza remore alla risoluzione dell’affidamento.
C’è da sperare, dunque, che finalmente si cambi rotta - conclude la nota di Fi Bari. Se, come prevediamo e ci auguriamo, sarà di centrodestra l’Amministrazione comunale che subentrerà a quella di Decaro, di certo si atterrà a quanto previsto dalla legge e guarderà al futuro, per assicurare a Bari e ai Baresi un servizio di trasporto pubblico più rapido, comodo e sicuro, gestito da una società capace e professionale.
Da poche ore l’Amtab spa è stata posta dai Tribunali in amministrazione giudiziaria - si legge in una nota Fi Bari -, in conseguenza di presunte infiltrazioni mafiose. Secondo la Direzione distrettuale antimafia, alcuni locali della sede aziendale sarebbero stati addirittura utilizzati dai clan come «uffici per esaminare le assunzioni da fare in Amtab e dirimere liti tra il personale». E tutto questo sarebbe stato tollerato dagli amministratori della stessa municipalizzata!
L’Amtab, come sappiamo, è una società controllata al 100% dal Comune di Bari. Nell’esercizio delle sue attività , incassa:
6/7 milioni annui dai grattini per il parcheggio. 5 milioni annui di fondi europei per rilasciare abbonamenti quasi gratuiti. 2,5 milioni annui dal Comune per alcune, ulteriori, categorie di biglietti gratuiti. circa 35 milioni annui di contributi pubblici dalla Regione a copertura dei costi di gestione. circa 2 milioni annui dalla vendita dei biglietti. Malgrado questa valanga di soldi pubblici (quasi 45 milioni di euro), chiude i bilanci annuali con forti perdite e, soprattutto, offre un servizio di trasporto urbano di qualità mediocre, con bus spesso sporchi, vecchi, a gasolio e inquinanti. E quasi mai puntuali. Il Direttore generale di Amtab è a mezzo servizio (la mattina lavora in Asi e il pomeriggio in Amtab). Mentre l’ennesimo presidente, che pochi mesi fa ha sostituito il precedente dimissionario, non ha alcuna competenza specifica in materia di trasporto pubblico locale! Insomma, allo stato, la società del trasporto pubblico di Bari è un’impresa inefficiente, che drena milioni di soldi pubblici e, secondo le indagini della Dda, sarebbe anche infiltrata - se non controllata - dalla mafia. Una situazione, in buona parte, nota da tempo e, non a caso, da anni sollecitiamo un necessario e deciso cambio di rotta.
Orbene, come espressamente previsto dalla legge, si è proposto che il servizio di trasporto pubblico urbano della Città sia affidato con una gara europea, aperta alla partecipazione di Amtab e delle migliori società di trasporto passeggeri attive in Europa.
Se sarà Amtab a vincere la gara, bene. Vorrà dire che avrà compiuto quel salto di qualità che oggi manca. Se vincerà un altro operatore/società specializzata del settore per i Baresi e per i Dipendenti Amtab non ci sarà alcuna conseguenza negativa. Linee, orari e frequenze delle corse non cambieranno, saranno sempre quelle che il Comune di Bari pianificherà . Mentre tutti i dipendenti Amtab, con garanzie nel bando di gara, transiteranno – senza pregiudizi - nella nuova società vincitrice. Dalla gara pubblica, inoltre, Bari e i Baresi potranno ottenere solo vantaggi:
Certamente la mafia resterà fuori dai cancelli del nuovo gestore.
Il Comune risparmierà molti soldi pubblici necessari oggi per “coprire” le perdite dell’azienda comunale. Il servizio di trasporto urbano potrà migliorare in efficienza, perché in caso di disservizi scatteranno le penali contrattuali e si potrà procedere senza remore alla risoluzione dell’affidamento.
C’è da sperare, dunque, che finalmente si cambi rotta - conclude la nota di Fi Bari. Se, come prevediamo e ci auguriamo, sarà di centrodestra l’Amministrazione comunale che subentrerà a quella di Decaro, di certo si atterrà a quanto previsto dalla legge e guarderà al futuro, per assicurare a Bari e ai Baresi un servizio di trasporto pubblico più rapido, comodo e sicuro, gestito da una società capace e professionale.