BARI - Il Centro di Produzione Nazionale della Danza ResExtensa - Porta d’Oriente diretto da Elisa Barucchieri è pronto a regalare due giorni di arte e incredibili emozioni al Teatro Abeliano di Bari. Il 12 e il 15 marzo, infatti, andranno in scena ben tre spettacoli: Litania di Contart, Sciara (Genesi) di Petranura Danza e Sotto i Cieli di Giotto di Padova Danza.
Il 12 marzo, ore 21:00 si comincia con Megakles Ballet, Compagnia Petranuradanza, che porterà sul palco un estratto dell’opera Sciara.2. Un filo invisibile unisce l’uomo e la Terra, un flusso unico che nasce e cresce insieme. La voce della terra è l’archè, nel magma il mito, la potenza, l’armonia, nel flusso il sognatore, il viaggio, la paura dell’ignoto, poi l’approdo ad una terra sconosciuta che si configura come Sciara, terra dura e arida in cui riporre la speranza di ritrovare la complicità della propria storia. Le coreografie di Salvatore Romania e Laura Odierna propongono un linguaggio coreografico versatile ed originale, depurato da ogni affettazione, sostenuto da anni di studio e ricerca sulle possibili origini ed evoluzioni del movimento, in cui il corpo è “testo” e nello stesso corpo è egualmente anche il “contesto”, da esplorare attraverso musicalità e dinamismo corporeo.
A seguire, Litania - uno spettacolo tra danza contemporanea e contaminazioni urban che ricorda il grido di una generazione che scandaglia il territorio dell’anima. Eseguita dagli energetici danzatori di della compagnia Contart, Litania è una performance in cui vivono in contrapposizione due diverse entità dell’anima: da una parte l’azione analitica e razionale che spinge l’uomo verso la forma macchinosa delle cose; dall’altra, la spinta emotiva e sensibile dell’istinto. Le due parti lottano per raggiungere un equilibrio, un corpo che trascende verso la comunità e l'armonia collettiva, per battersi, ma soprattutto per vivere.
A tracciare il disegno di questa lotta è Matteo Bittante, coreografo e co-direttore del Centro Nazionale di Produzione della Danza di Milano - DanceHaus, creativo della danza che in questo spettacolo porta tutta la sua esperienza maturata per anni in giro per l’Europa.
Gli appuntamenti di ResExtensa all’Abeliano continuano il 15 marzo, ore 21:00 con le creazioni di due importanti artiste nazionali - Sotto i Cieli di Giotto, eseguito in prima regionale dalla compagnia Padova Danza Project. Danza e teatro si incontrano sotto la luce di due grandi stelle che hanno illuminato il secolo del ‘300: Giotto e Dante. L’arte di Giotto e quella dantesca sono accumunati da una profonda ricerca ed espressione della natura umana: vizi, virtù, paradiso ed inferno saranno quattro elementi che saranno rappresentati attraverso linguaggi coreografici e poetici tra loro diversi, con la speranza di dar voce e valore a quelli che sono i patrimoni storici culturali della città di Padova. È un viaggio che parte dall’oscurità e dalle insidie dell’animo umano, le quali sono rappresentate in uno spazio senza tempo e che pian piano nella loro essenza si rivelano grazie all’illuminazione della speranza. È un viaggio in cui l’unica certezza di fronte all’inevitabile giudizio universale, sembra essere quella potente ma delicata luce che gli artisti di questo calibro sono in grado di donarci.
A tradurre in danza questo legame artistico ed umano (non tutti sanno che Giotto e Dante erano amici) sono le coreografe Nicoletta Cabassi, danzatrice, coreografa e pedagoga attiva in Italia e all’estero, e Emanuela Tagliavia, docente di Danza Contemporanea presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano e presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.
Il 12 marzo, ore 21:00 si comincia con Megakles Ballet, Compagnia Petranuradanza, che porterà sul palco un estratto dell’opera Sciara.2. Un filo invisibile unisce l’uomo e la Terra, un flusso unico che nasce e cresce insieme. La voce della terra è l’archè, nel magma il mito, la potenza, l’armonia, nel flusso il sognatore, il viaggio, la paura dell’ignoto, poi l’approdo ad una terra sconosciuta che si configura come Sciara, terra dura e arida in cui riporre la speranza di ritrovare la complicità della propria storia. Le coreografie di Salvatore Romania e Laura Odierna propongono un linguaggio coreografico versatile ed originale, depurato da ogni affettazione, sostenuto da anni di studio e ricerca sulle possibili origini ed evoluzioni del movimento, in cui il corpo è “testo” e nello stesso corpo è egualmente anche il “contesto”, da esplorare attraverso musicalità e dinamismo corporeo.
A seguire, Litania - uno spettacolo tra danza contemporanea e contaminazioni urban che ricorda il grido di una generazione che scandaglia il territorio dell’anima. Eseguita dagli energetici danzatori di della compagnia Contart, Litania è una performance in cui vivono in contrapposizione due diverse entità dell’anima: da una parte l’azione analitica e razionale che spinge l’uomo verso la forma macchinosa delle cose; dall’altra, la spinta emotiva e sensibile dell’istinto. Le due parti lottano per raggiungere un equilibrio, un corpo che trascende verso la comunità e l'armonia collettiva, per battersi, ma soprattutto per vivere.
A tracciare il disegno di questa lotta è Matteo Bittante, coreografo e co-direttore del Centro Nazionale di Produzione della Danza di Milano - DanceHaus, creativo della danza che in questo spettacolo porta tutta la sua esperienza maturata per anni in giro per l’Europa.
Gli appuntamenti di ResExtensa all’Abeliano continuano il 15 marzo, ore 21:00 con le creazioni di due importanti artiste nazionali - Sotto i Cieli di Giotto, eseguito in prima regionale dalla compagnia Padova Danza Project. Danza e teatro si incontrano sotto la luce di due grandi stelle che hanno illuminato il secolo del ‘300: Giotto e Dante. L’arte di Giotto e quella dantesca sono accumunati da una profonda ricerca ed espressione della natura umana: vizi, virtù, paradiso ed inferno saranno quattro elementi che saranno rappresentati attraverso linguaggi coreografici e poetici tra loro diversi, con la speranza di dar voce e valore a quelli che sono i patrimoni storici culturali della città di Padova. È un viaggio che parte dall’oscurità e dalle insidie dell’animo umano, le quali sono rappresentate in uno spazio senza tempo e che pian piano nella loro essenza si rivelano grazie all’illuminazione della speranza. È un viaggio in cui l’unica certezza di fronte all’inevitabile giudizio universale, sembra essere quella potente ma delicata luce che gli artisti di questo calibro sono in grado di donarci.
A tradurre in danza questo legame artistico ed umano (non tutti sanno che Giotto e Dante erano amici) sono le coreografe Nicoletta Cabassi, danzatrice, coreografa e pedagoga attiva in Italia e all’estero, e Emanuela Tagliavia, docente di Danza Contemporanea presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano e presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.