Mafia a Bari: dichiarazione di Fratelli d'Italia sulla Commissione di Accesso agli Atti


BARI - Il gruppo regionale di Fratelli d'Italia ha emesso una dichiarazione riguardante la situazione a Bari, esprimendo il proprio sostegno alla Commissione di Accesso agli Atti istituita dal Ministero degli Interni. Questo atto, secondo il gruppo, è un passo necessario per garantire la legalità e la trasparenza nella città, nonostante le polemiche emerse dopo l'istituzione della commissione.

Il sindaco Decaro è stato descritto come una vittima di una legge che, secondo Fratelli d'Italia, andrebbe modificata poiché ha danneggiato molti sindaci per situazioni meno gravi. Il gruppo ha sottolineato che l'art. 143 del TUEL impone al Ministero degli Interni di indagare sul Comune di Bari dopo gli eventi recenti, tra cui l'amministrazione giudiziale di una partecipata e l'arresto di consiglieri comunali per voto di scambio con esponenti mafiosi.

Il comunicato ha respinto le critiche mosse al Ministro dell'Interno, sostenendo che egli ha seguito la legge dello Stato e che la Commissione di Accesso agli Atti non è motivata da ragioni politiche, ma da esigenze di giustizia e legalità. Il gruppo ha evidenziato che la legge in questione ha già portato al commissariamento di 27 comuni della Puglia e che non fa distinzioni politiche nei confronti dei consiglieri coinvolti.

Infine, Fratelli d'Italia ha espresso solidarietà al Ministro dell'Interno e ha sottolineato la necessità di modificare la legge in questione. Il gruppo ha ricordato che diverse personalità politiche hanno in passato sostenuto l'importanza della legalità, e ha invitato a non fare pressioni sulla Prefettura e sul Ministro dell'Interno, poiché è la norma che impone la verifica e non la politica.

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