TORRE SANTA SUSANNA (BR) - Come può un settore così antico come quello Vitivinicolo Made In Italy continuare ad affascinare un pubblico sempre più internazionale ed incuriosire sempre più le nuove generazioni?
Da un lato l’indiscussa qualità dei prodotti, dall’altro la bellezza incontaminata della natura che si può ammirare in questi luoghi mozzafiato del Bel Paese ma, non da ultimo, la genuina capacità di esprimere l’"Invisibile del Visibile".
In visita a Masseria Altemura, tenuta pugliese situata nel cuore del Salento, all’interno dell’area votata alla produzione del Primitivo di Manduria, gli studenti del corso di laurea di Viticultura ed Enologia dell’Università del Salento sono stati accompagnati dal Direttore della Tenuta, Antonio Cavallo, alla scoperta vigneti, delle cantine e dei processi di produzione da oltre 100 anni danno vita ai prestigiosi e pluripremiati vini di questa terra.
"E’ per me un piacere poter condividere il nostro patrimonio culturale con le nuove generazioni ed invitarle a riflettere su “come facciamo quello che facciamo” per continuare a far eccellere la cultura del nostro territorio a livello internazionale ma anche preservarlo per le generazioni future. Ringrazio il Professor Vito Paradiso che ha creduto nel Valore della scoperta e della Formazione sul campo offerto dalla nostra tenuta" ha dichiarato Antonio Cavallo, Direttore ed Agronomo di Masseria Altemura.
Tradizione vitivinicola ma anche innovazione tecnologica. Particolarmente interessante il dibattito con gli studenti dedicato al ruolo che le innovazioni in vigneto ed in cantina possono garantire per supportare lo sviluppo sostenibile dell’azienda e tutelare questi territori, che custodiamo e non possediamo mai veramente, per le generazioni future.
La tenuta testimonia il proprio impegno verso l'ambiente attraverso una accorta politica che combina tecnologie contemporanee e recupero attento della tradizione locale. Masseria Altemura si sviluppa su un modello produttivo sistemico che sceglie di impiegare risorse locali, pone grande attenzione all’utilizzo di energie rinnovabili e valorizza tanto l’ambiente naturale quanto la comunità in cui quotidianamente vive. Nell'ottica di una visione sostenibile si pone particolare attenzione alla gestione ed ottimizzazione delle risorse. L’irrigazione delle vigne impiega infatti il sistema «a goccia» gestito con il dispositivo previsionale «Vintel» che usiamo per coadiuvare le camere a pressione e che ci permette di adattare in maniera precisa l'utilizzo dell'acqua all'obiettivo enologico desiderato. La tenuta, inoltre, si avvale delle più moderne tecniche viticole ed enologiche, senza mai perdere di vista i principi etici di rispetto per la natura: la protezione della biodiversità è garantita con il mantenimento e la cura di 88 ettari di seminativi e 40 ettari di oliveti, che aiutano a conservare fauna e flora locale. ll processo produttivo rispetta la tradizione attraverso l’uso di tecniche naturali che rappresenta la filosofia della tenuta: eliminare le tecniche correttive di cantina limitandosi a utilizzare la sensibilità degli enologi per raggiungere lo stile desiderato dei vini.
Proprio in merito a questo tema, Giancarlo Parolini, Head of Communication and Sustainability del Gruppo ZONIN1821 (del quale Masseria Altemura fa parte), ha presentato i pilastri e la strategia di Sostenibilità del Gruppo invitando gli studenti a riflettere sulle sfide che il settore deve affrontare ma anche sulle possibilità da sondare per garantire uno sviluppo sempre più sostenibile.
Il piano di incontri con le Università
Quest'attività di formazione con gli studenti del corso di Enologi e Viticultura dell’Università del Salento rientra in un progetto più ampio, implementato dal Gruppo ZONIN1821: nel 2023, l’azienda ha cominciato un progetto particolarmente importante volto a promuovere e valorizzare la Cultura Vitivinicola, il Made In Italy e la Sostenibilità grazie al coinvolgimento delle nuove generazioni.
Attraverso una serie strutturata di lezioni organizzate nelle più importanti Università Italiane, tra le quali la Bocconi, la Bologna Business School, lo IULM e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Gruppo ZONIN1821 ha dato vita ad un dialogo a più voci con gli studenti volto a condividere il sapere che l’azienda custodisce da generazioni ma anche accogliere domande, dubbi e suggerimenti su come migliorare.
"La formazione delle nuove generazioni è un pilastro fondamentale della nostra cultura di Gruppo che è radicato nella visione imprenditoriale della nostra Famiglia. Il Sapere è fonte di Benessere, Libertà e Futuro. Per questo motivo, noi come Famigli e come azienda, saremo sempre impegnati per contribuire al cambiamento. Con Millennials e Gen Z, il nostro settore deve imparare a dialogare con temi complementari rispetto a quelli ai quali siamo abituati a pensare che però troppo spesso sono centrati sulle sole caratteristiche organolettiche del prodotto. Inoltre, dal punto di vista dell’approccio, è importante coinvolgere le nuove generazioni dando vita ad un dialogo a più voci, piuttosto che prediligere una comunicazione unidirezionale: noi produttori dobbiamo comprendere cosa si aspettano le generazioni dal mondo del vino, fornire loro informazioni per comprenderlo ma anche invitarle ad interpretarlo ed arricchirlo. Dobbiamo sempre di più invitare a riflettere sul consumo responsabile, comunicare le diverse culture vitivinicole che custodiamo, spiegare il rapporto tra vino e salute, accrescere il dibattito sulla sostenibilità, esporci raccontando le attività responsabilità sociale che implementiamo o i valori d’impresa che promuoviamo ma anche presentare novità (tra le quali ready to drink o prodotti analcolici) che si affiancano alle proposte tradizionali e possono essere oggetto della sperimentazione di consumo" ha dichiarato Domenico Zonin, Presidente del Gruppo ZONIN1821.
La Zonin1821 Academy
Questo dialogo culturale con le nuove generazioni all’interno delle scuole e delle università, nazionali ed internazionali, si amplierà ulteriormente nel 2024 e sarà complementare ad un altro progetto di formazione e valorizzazione culturale che l’azienda ha deciso di implementare: la ZONIN1821 Academy. Questa "scuola interna" porterà il Gruppo ad erogare, nel corso dell’anno, molteplici ore di formazione a collaboratori e partner commerciali, così da favorire la promozione della sostenibilità, della cultura vitivinicola e del Made In Italy, ma anche il consolidamento di un senso di appartenenza tra i colleghi che operano in azienda.
- Se da un lato, clusterizzando la popolazione aziendale secondo mansioni, aree di competenza e talento individuale, l’azienda mira ad erogare dei corsi in diverse aree del sapere, tra le quali conoscenza della lingua inglese, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale, cultura corporate e business strategy,
- dall’altro, anche grazie al supporto di propri brand ambassador, l’azienda fornirà supporto attivo agli agenti per la formazione dei clienti così da facilitare lo sviluppo del business.
Masseria Altemura
Masseria Altemura si trova nell’Agro del territorio di Torre Santa Susanna e di Oria, nel Salento, all’interno dell’area di produzione della DOC Primitivo di Manduria, un terroir tra i più vocati in Italia alla vitivinicoltura di qualità, e gode di una posizione geografica molto particolare, a metà strada tra il Mar Ionio e il Mar Adriatico. La particolare collocazione permette alle coltivazioni di beneficiare sia delle correnti ventose in arrivo dal primo mare sia della salinità tipica del secondo. Il territorio si caratterizza anche per una luminosità inconsueta, ricco com’è di pietra bianca affiorante in superficie che fa da specchio ai raggi del sole e contribuisce alla maturazione delle uve.
La tenuta ospita in un unico perimetro un’antica Masseria del XVII secolo, restaurata nel rispetto dell’ambiente e dell’architettura originaria, oltre ad una cantina contemporanea, studiata secondo i principi più attuali della bioarchitettura
All’interno di Masseria Altemura, l’attività di produzione del vino si affianca a quella dell’ospitalità: l’importanza data all’accoglienza ha un notevole significato simbolico poiché esprime il ruolo dell’azienda nel promuovere l’educazione in questo settore, rispettare le diversità tipiche di ogni territorio e valorizzare i Saperi locali.
I vini della tenuta continuano a ricevere celebri riconoscimenti ed ambiti trofei che ne sottolineano l’autorevolezza e l’eccellenza venendo premiati a competizioni internazionali tra le quali James Suckling, MUNDUS – The Grand International Wine Award, The Drinks Business ma anche nazionali come The Wine Hunter Award e The Wine Killer.