BRINDISI - L'ennesimo incidente mortale sul lavoro, questa volta a Brindisi, riaccende i riflettori su una tragedia che non accenna a fermarsi. Solo in Puglia, dall'inizio dell'anno, si contano già 12 vittime, 15 se si considerano anche gli incidenti in itinere.
La Confil: "Non possiamo più mettere in competizione il lavoro e la vita"
Luigi Minoia, segretario generale della Confil, Confederazione Italiana Lavoratori, lancia un nuovo appello: "Basta con la logica del massimo ribasso che confligge con il diritto alla vita dei lavoratori. Nessun incidente sul lavoro è dovuto ad una fatalità".
L'insostenibile primato dell'Italia:
L'Italia vanta il triste primato di 1300 morti sul lavoro ogni anno, migliaia di infortuni e malattie professionali. La Puglia, nel 2023, si posiziona al quarto posto nella graduatoria regionale per numero di decessi.
Serve un tavolo nazionale permanente:
Minoia ribadisce la necessità di un tavolo nazionale permanente con il Governo, Inail, Inl, Asl, Regioni, Province, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e enti di formazione per trovare soluzioni concrete.
Formazione gratuita e premiare le imprese virtuose:
Il segretario generale della Confil chiede inoltre di rivedere il sistema della formazione, puntando sulla formazione dei formatori e rendendola gratuita per tutti, anche per le piccolissime attività lavorative. Infine, propone di premiare le imprese che investono in sicurezza.
Un nuovo piano d'emergenza:
L'obiettivo è chiaro: fermare questa strage e dare dignità al lavoro. La sicurezza non può essere considerata un costo, ma un investimento fondamentale per il futuro del Paese.
La Confil conclude con un appello al Governo: convocare al più presto un tavolo nazionale permanente per un nuovo piano d'emergenza per la sicurezza sul lavoro.