Ornella Vanoni, il viaggio a New York e la nascita di 'Ornella &...''



MASSIMO IAVARONE - Reduce dal trionfale tour 'Insieme' del 1985 con Gino Paoli, Ornella Vanoni, complice il suo produttore Sergio Bardotti, vola negli Stati Uniti, precisamente a New York, dove registrerà uno degli album più significativi della sua lunga carriera.

Già abituata a misurarsi con il cantautorato italiano ( vedi i precedenti I MIEI CANTAUTORI Vol 1 e Vol 2), la Vanoni stila un elenco di canzoni italiane alle quali è particolarmente affezionata. Bardotti raduna il più incredibile stuolo di jazzisti che all’epoca si potesse trovare: Herbie Hancock, George Benson, Michael e Randy Brecker, Gil Evans, Lee Konitz e Herbie Mann (solo per citarne alcuni). 

I pezzi che lei sceglie da interpretare sono di altissimo livello e Lucio Battisti fa da padrone con 3 brani : E penso a te, Si viaggiare, Amarsi un po' alle quali vanno ad aggiungersi altri 17 che hanno fatto la storia della musica italiana come La donna cannone, Il mondo, La voce del silenzio.

Le tastiere di Hancock, il sax tenore di Brecker, la chitarra di Benson, il piano di Gil Evans, il sax contralto di Konitz si fondono perfettamente con la voce calda e ricca di sfumature della Vanoni.

L’intensità di ...E penso a te con Benson, il duetto con la Elias in Canzone per te, La voce del silenzio, Amarsi un po' e Si Viaggiare con Gadd e la deliziosa Poesia accompagnata solo dal pianoforte da Hancock, impreziosiscono il disco che fa da ponte tra il pop sofisticato e il jazz. Un album che non stanca mai nell’ascolto, che abbraccia anche gli amanti del jazz facendone uno dei primi dischi italiani del genere.

Da ascoltare anche: La voglia , la pazzia, l’incoscenza, l’allegria e Sogni proibiti.