OSTUNI (BR) - Il prossimo 23 marzo alle ore 20.30 va in scena a Ostuni la settima edizione di Passione, dal titolo "Il Grande Pescatore".
Dopo il lusinghiero successo di pubblico della passata edizione, la prima dopo la pandemia, svoltasi il primo aprile 2023, l’associazione Terra, in collaborazione con il Gruppo Folk la Stella, la ErgoSum produzioni e il Coro Antonio Legrottaglie ha inteso continuare in questo ambizioso progetto di evento di comunità che grazie al fondamentale supporto dell’Amministrazione Comunale e della Regione Puglia e con il gratificante patrocinio del Ministero della Cultura si è consolidato come evento di apertura dei riti della Settimana Santa pugliese.
Passione – Il Grande Pescatoreè stato presentato alla presenza del Sindaco, Angelo Pomes, dell’assessore al Turismo e Cultura,Niki Maffei, del direttore artistico, Mirko Lodedo, della consulente artistica Alessandra Pizzi, del Presidente dell’Associazione Terra Domenico Lococciolo, del presidente del Gruppo Folk La Stella e Vicario Foraneo, Don Maurizio Caliandro e della special guest di quest’anno Enrico Lo Verso.
Lo spettacolo, che vede la direzione artistica e le musiche originali di Mirko Lodedo, la collaborazione artistica della regista Alessandra Pizzi e i testi di Gianluca Zurlo, racconterà il profondo dramma della vita di Simon Pietro, "il grande pescatore", interpretato dal talentuoso attore Enrico Lo Verso.
"'Passione' rappresenta uno sforzo collettivo che coinvolge la comunità di Ostuni. – dice Domenico Lococciolo, presidente dell’associazione Terra - Oltre ai professionisti che lavorano dietro le quinte, l'evento vede la partecipazione di attori, professionisti e non, fra i quali ricordiamo Giuseppe Marzio nel ruolo di Gesù, Adriano Bagnulo in quello di Giovanni il Battista, Onofrio Fortunato in quello di Pilato, uomini e donne di Ostuni, come i tamburellisti e ballerini del Gruppo Folk La Stella o i cantori del Coro Legrottaglie, passando dal vicario foraneo Don Maurizio Caliandro che si è prestato al ruolo di cantore insieme a Monica Roma e Fabio Bocchinfuso, uomini e donne legati alla città alle sue tradizioni e ai suoi luoghi. Questo unisce la tradizione dei riti della Settimana Santa all'innovazione, con performer, musicisti e danzatori, come Valentina Elia, Giuseppe Biasi, Camillo Pace, Gianni Gelao, Marco Elia, Francesco Biasi e altri provenienti da tutta Italia che si uniscono per creare uno spettacolo unico ed emozionante. Il tutto con il fondamentale supporto drammaturgico di Alessandra Pizzi e grazie all’enorme professionalità di Enrico Lo Verso".
Entusiasmo e riconoscenza nelle parole del Sindaco di Ostuni, Angelo Pomes e dell’Assessore al Turismo, Niki Maffei.
"La storia di Passione, che giunge alla sua settima edizione, è un testamento alla perseveranza e all'orgoglio della nostra comunità" dice il Sindaco "Questo evento incarna l'entusiasmo e l'impegno dei nostri cittadini, associazioni, professionisti, artisti e maestranze che con dedizione hanno reso possibile questa manifestazione unica, che coniuga le tradizioni cristiane con le arti performative. I risultati in termini di partecipazione sono la testimonianza tangibile del successo di questa iniziativa".
"Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che si dedicano alla realizzazione di eventi così significativi per la nostra città" dice l’Assessore Maffei "È un onore per la città ricevere il patrocinio del Ministero della Cultura per questa edizione, confermando l'importanza e il valore di Passione nel panorama culturale nazionale".
A dirigere ancora una volta la rappresentazione, l’artista cegliese Mirko Lodedo: "Sono felice di poter continuare questo lavoro con la comunità di Passione. Con Gianluca Zurlo abbiamo inteso continuare nell’ottica di raccontare questa straordinaria storia dal punto di vista dei protagonisti secondari della Passione, Simon Pietro quindi, prende il testimone di Nicodemo, con un occhio sempre attento alla cultura e alle tradizioni della città di Ostuni, ricche di suggestioni sempre belle da riproporre, riarrangiare e interpretare".
"Per un drammaturgo, per un regista, per un teatrante, la Passione è il tema più 'elevato' con cui confrontarsi, e anche il più complesso. – dice Alessandra Pizzi, consulente artistica dell’evento. - A prescindere dalla fede, dal credo, significa misurarsi con un repertorio iconografico, semiotico, che da oltre duemila anni scandisce una liturgia ben definita, straordinariamente riconoscibile e di grande fascino. Credo che la Passione sia il 'sogno' di ogni regista, o almeno per me lo è sempre stato. È un esercizio straordinario, significa apportare innovazione a un tema che è valido perché è sacro, rituale. Quasi un ossimoro quindi. E la straordinaria forza di questa PASSIONE, di questo bellissimo progetto che l'Associazione Terra con il Gruppo Folk La Stella portano avanti con dedizione e competenze uniche, con l'impegno di Mirko Lodedo, di Gianluca Zurlo e degli altri artisti coinvolti, risiede nella capacità di rendere attuale una tematica universale. E io sono onorata, - conclude la Pizzi - di essere anche solo stata nominata in questo progetto "inclusivo" che con altrettanta modernità coinvolge, crea collaborazioni, cerca sinergie e diventa globale, restituendo alla comunità tutta un 'miracolo' che non è solo quello della resurrezione, come ci aspettiamo, ma quello più insolito di una cittadinanza che diventa partecipe, che si lascia cucire addosso un progetto e che decide di esserci con la propria presenza, attivamente".
Infine, la felicità dell’ospite speciale, Enrico Lo Verso: "Da tanti anni frequento la Puglia, che da sempre offre scenari di rappresentazione e contesti meravigliosi in cui recitare, ma è la prima volta che mi viene offerta la possibilità di lavorare non per il pubblico, ma con il pubblico. Un'esperienza unica che mi viene offerta che è quella di lavorare con gente con cui mi piace lavorare. Intanto mi piace lavorare con la gente. E questa occasione mi è data dalla possibilità di raccontare una storia che è la storia delle storie, quella più importante che sia stata raccontata. Torno poi a vestire i panni di Pietro (l'avevo già fatto al cinema), un personaggio insolito nel racconto della Passione. Come insolito sarà il percorso che faremo, fuori dai luoghi deputati a fare il Teatro, portiamo la rappresentazione tra la gente, per un modo partecipativo di costruire il racconto; facendo appello alla passione, appunto, quella che accomuna".