BARI - “Dalla scorsa legislatura seguo con attenzione la situazione dell’impianto Ecolio 2, ribadendo come le priorità debbano essere la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini. Oggi dalla stampa ho appreso che la Provincia di Lecce ha preannunciato il diniego dell’esame di rinnovo dell’AIA richiesto dallo stabilimento per un vizio di legittimità nell’autorizzazione del 1999, che avrebbe determinato l’illegittimità anche delle successive autorizzazioni. Una notizia importante per tutta la comunità. Negli anni le criticità dell’impianto sono diventate sempre più evidenti e sono state più volte segnalate dai cittadini, costretti a convivere con pesanti emissioni odorigene. La condotta nella gestione dell’impianto da parte di Ecolio 2, che ha portato nel 2020 al sequestro dello stesso per il mancato rispetto di alcune prescrizioni dell’AIA e del piano di monitoraggio e controllo, non è sembrata sempre trasparente, per questo è necessario dare garanzie alla comunità di Acquarica - Presicce, per troppo tempo messa alla prova da quanto stava succedendo”. È quanto dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili in merito alla complessa vicenda dell’impianto Ecolio 2.
“Parliamo di un territorio - continua Casili - che da anni subisce gli impatti cumulativi di diversi impianti, e presenta una forte incidenza di patologie tumorali. Auspichiamo che il no all’istanza di riesame dell’AIA metta la parola fine a una situazione durata troppi anni. Continuerò a monitorare la situazione perché i cittadini meritano risposte certe e tutele adeguate”.
“Parliamo di un territorio - continua Casili - che da anni subisce gli impatti cumulativi di diversi impianti, e presenta una forte incidenza di patologie tumorali. Auspichiamo che il no all’istanza di riesame dell’AIA metta la parola fine a una situazione durata troppi anni. Continuerò a monitorare la situazione perché i cittadini meritano risposte certe e tutele adeguate”.