Specie aliene: giganteschi insetti acquatici 'mangiatori di dita' sbarcano sull’isola di Cipro e in Italia, in Puglia, a Rosa Marina
LECCE - Sapevamo delle meduse. Ora un nuovo animale rappresenta un potenziale pericolo per i turisti che nuotano nel Mediterraneo. È un insetto: una cimice acquatica. La specie, avvistata solo dal 2020 sulle coste orientali dell'isola di Cipro e in Puglia nell’estate 2023, precisamente da un bagnante sulle spiagge di Rosa Marina, nel brindisino, può superare i 12 cm. Un insetto dall’aspetto di una grossa cimice, che non era mai stato osservato sull’isola del Mediterraneo secondo lo studio del Museo Nazionale di Storia Naturale Grigore Antipa, pubblicato dalla rivista Geo.
Il suo morso sarebbe il peggiore che un insetto possa infliggere riferisce la rivista Geo. Attacca crostacei, anfibi, pesci, lumache acquatiche ma talvolta anche tartarughe, persino le dita dei piedi dei turisti, da qui il suo soprannome di “mordicchiatore di dita dei piedi” riferisce la D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito”. Lo studio menziona un numero “non trascurabile” di esemplari osservati, ma aggiunge che è ancora troppo presto per confermare un reale insediamento dell'animale sull'isola. Perché alcuni individui migrarono verso ovest? Diverse le ragioni possibili, secondo i tre ricercatori autori dello studio: vento, correnti marine, ma anche una “diminuzione delle risorse alimentari nella loro area di distribuzione iniziale”.
Nello studio si parla anche di individui volanti che potrebbero essere stati attratti dalle luci delle imbarcazioni. Il grosso insetto “Lethocerus Patruelis”, è diffuso nel Sud-Est europeo, tra Grecia, Albania, Serbia e Bosnia, Israele, Libano e Siria. E proprio le navi che frequentemente attraversano l’Adriatico da una sponda all’altra, l’ipotesi degli entomologi, sarebbero il mezzo attraverso cui questo insetto gigante è arrivato sulle spiagge pugliesi. Niente paura però. Si tratterebbe di una presenza rara, i cui unici avvistamenti precedenti risalgono al 1997, 2009, 2020 e quest’ultimo dell’estate 2023.
Proprio il Wwf Puglia lo segnalò nell’estate del 2020 con un post sui propri profili social. Sembrerebbe non essere pericoloso per l’uomo, secondo alcuni brevi studi, ma solo per l’ecosistema faunistico. E comunque solo in caso di presenza endemica. In caso di presenze isolate, si legge ancora, non dovrebbe esserci alcun pericolo per l’uomo e il territorio. Tuttavia lo avrete capito, avverte Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”: durante la vostra prossima vacanza a mare, osservate attentamente dove mettete i piedi mentre fate il bagno nelle nostre acque limpide e paradisiache.