foto generica |
TARANTO - Un'evasione da 3 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Taranto a carico di un'associazione culturale che gestiva 11 slot machine non collegate alla rete telematica dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le macchinette, illegali, hanno permesso all'associazione di incassare oltre 12 milioni di euro senza versare le tasse dovute.
Un responsabile segnalato
Dalle indagini è emerso che l'associazione culturale non aveva alcuna licenza per l'esercizio del gioco d'azzardo e che le slot machine erano state installate in un locale aperto al pubblico senza le dovute autorizzazioni. Un responsabile dell'associazione è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Taranto per i reati di evasione fiscale, gioco d'azzardo illegale e installazione di apparecchi da gioco senza autorizzazione.
Il prelievo unico erariale
La Guardia di Finanza ricorda che sui titolari degli apparecchi e dei congegni da divertimento grava il pagamento del prelievo unico erariale (PUE), una tassa che varia in base al tipo di apparecchio e al luogo in cui è installato. Il PUE è dovuto anche per le slot machine installate in locali privati, come circoli ricreativi e associazioni culturali.
Controlli a tappeto
L'operazione della Guardia di Finanza di Taranto si inserisce nel quadro dei controlli a tappeto che le Fiamme Gialle stanno svolgendo in tutto il territorio nazionale per contrastare il gioco d'azzardo illegale e l'evasione fiscale.
Un fenomeno in crescita
Il gioco d'azzardo illegale è un fenomeno in crescita che sottrae risorse all'erario e alimenta la criminalità organizzata. Le Fiamme Gialle sono impegnate a contrastare questo fenomeno con il massimo impegno, a tutela della legalità e del gettito fiscale.