Taurisano: tentato suicidio in carcere per Albano Galati, accusato dell'omicidio della moglie

LECCE - Albano Galati, il 56enne di Taurisano attualmente in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie Aneta Danielczyk con 20 coltellate, ha tentato di togliersi la vita in cella, come riferiscono le autorità penitenziarie. A seguito di questo gesto, è stato trasferito in isolamento per monitorare attentamente la sua situazione.

L'autopsia eseguita nei giorni scorsi sul corpo della 50enne polacca ha confermato che sono state inferte 20 coltellate, di cui solo una fatale, che ha reciso l'arteria del braccio destro. Sembra che Galati abbia utilizzato un taglierino, rinvenuto spezzato in casa, oltre a un coltello da cucina.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, dopo l'omicidio, Galati si è recato in un bar del Paese a bere whisky con le mani ancora sporche di sangue, prima di presentarsi in commissariato per confessare il delitto. Durante l'interrogatorio, ha manifestato uno stato di alterazione psicofisica, perdendo i sensi. Successivamente, ha dichiarato di non ricordare nulla, inclusi i motivi per cui si trovava lì in quel momento.

Galati era in cura in un Centro di igiene mentale dopo aver perso il lavoro a causa di problemi di salute. La difesa è pronta a chiedere un'autorizzazione per una perizia psichiatrica e sembra orientata verso la pista dell'incapacità di intendere e di volere.