Un'auto elettrica 'impazzita' non ha voluto saperne di fermarsi mentre viaggiava a quasi 160 km/h
MANCHESTER - Il pomeriggio del 6 marzo, siamo sulla trafficata arteria M62, sulla carreggiata in direzione est, tra la J11 per Birchwood e la J12 per Eccles, precisamente a Manchester, quando Nathan Owen, neo-proprietario di un'auto elettrica Jaguar I-Pace, da 80.000 sterline, si è ritrovato "in ostaggio" della vettura ed impossibilitato a fermarne la corsa.
La vicenda, riportata dai media nazionali inglesi, ha visto l'uomo, che stava rincasando da lavoro, ritrovarsi intrappolato dentro la sua auto, che viaggiando a 100 miglia orarie (circa 160 km/h), è rimasta come "bloccata" nel suo incedere, nonostante i tentativi di rallentarla o fermarla. "Mi sono accorto che qualcosa non andava quando ho cercato di rallentare, ma inutilmente", ha raccontato Owen alla stampa. "Poi ho sentito un forte rumore stridente, simile a quello delle pastiglie dei freni, ma dal momento che l'auto è nuova ho escluso si potesse trattare di questo. Avevo un lungo rettilineo davanti a me, in cui pensavo sarei riuscito a fermare l'auto. Ma ogni tentativo è stato vano".
L'uomo è fortunatamente riuscito ad avvisare le forze dell'ordine, spiegando lucidamente la situazione, permettendo loro di intervenire tempestivamente nel contenimento di eventuali danni. "Quando ho chiamato il 999, hanno mandato la polizia in aiuto e mi hanno messo in contatto con alcuni ingegneri per cercare di risolvere il problema, chiedendomi anche se l'auto avesse un sistema di guida autonoma. Trattandosi anche per loro di un'evenienza del tutto nuova, erano impreparati a gestirla". Subito dopo aver effettuato la chiamata, tre veicoli della polizia del Merseyside e della Greater Manchester sono sopraggiunti e hanno "circondato" l'auto, disponendosi davanti e dietro di essa, tentando quanto possibile di contenere la situazione.
Owen ha raccontato: "Ero concentrato al 100% sul volante, quindi quando un auto della polizia si è aaccanto a me e mi ha chiesto se stavo bene, ho semplicemente urlato 'no, non lo sono, non posso fermarmi'." A nulla è valso lanciare la chiave elettronica fuori dall'auto, interrompendone la comunicazione con la vettura, perché quest'ultima ha continuato la sua marcia. Allo stesso modo, qualsiasi tentativo di spegnimento del quadro è andato a vuoto; l'unico risultato è stato far comparire sullo schermo un caleidoscopio di spie di errore. Gli agenti hanno quindi deciso di creare un ostacolo fisico che fermasse la vettura, dicendo al proprietario di far "schiantare" l'auto contro la loro auto, fermando così il veicolo in sicurezza.
La produzione della Jaguar I-Pace sarà interrotta prima del rilancio dell'azienda nel 2025, con il CEO di JLR Adrian Mardell che ammette ad Autocar che il modello viene venduto principalmente nel Regno Unito per garantire che l'azienda rispetti gli obiettivi sulle emissioni. Nel maggio 2023 Jaguar ha richiamato più di 6.000 SUV elettrici I-Pace negli Stati Uniti a causa del rischio che la batteria ad alta tensione prendesse fuoco. In una e-mail, Jaguar ha detto agli automobilisti che avrebbero dovuto parcheggiare lontano dalle strutture fino a quando le riparazioni di richiamo non fossero state completate e, ove possibile, avrebbero dovuto caricare all'aperto. Jaguar ha anche rimosso il sistema di allarme acustico del veicolo (AVAS), progettato per avvisare i pedoni ipovedenti dello stesso modello poiché le auto sono quasi silenziose quando viaggiano a velocità inferiori. I giganti della produzione automobilistica avevano originariamente progettato di far sembrare l’I-Pace un “veicolo spaziale di fantascienza”, ma durante i test hanno scoperto che il suono faceva sì che i pedoni guardassero il cielo, invece che nella direzione del veicolo.
Un portavoce della Jaguar Land Rover, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha preso immediatamente in carico la vicenda, invitando a non speculare sulla causa del malfunzionamento. Ha detto ai media: "In seguito all'incidente che ha coinvolto una Jaguar I-PACE sulla M62 nel pomeriggio del 6 marzo, stiamo esaminando la questione con urgenza. È in corso una revisione completa per determinare la causa di questo incidente, che deve ancora essere stabilita. La sicurezza dei nostri clienti e dei nostri veicoli è la massima priorità di JLR.”. La casa automobilistica britannica, ha cercato urgentemente di contattare il signor Nathan Owen in modo che il suo veicolo possa essere completamente ispezionato dal loro team di ingegneri. “Prendiamo la questione molto sul serio e ora che è stato stabilito il contatto, stiamo facendo ogni sforzo per risolvere la questione in modo rapido e completo per lui", ha concluso così la sua dichiarazione il portavoce.