credits: LSD Magazine |
Un parterre di relatori di altissimo livello ha animato l'incontro, offrendo diversi spunti di riflessione su un tema di grande attualità e drammaticità. Tra i presenti, Nino Cartabellotta (Fondazione Gimbe), Patrizio Rossi (Inail), Filippo Anelli (Presidente Fnomceo), Antonio Magi (presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma), Mariella Mainolfi (ministero della Salute), Dario Iaia (commissione parlamentare Ecomafie, avvocato penalista), Fabrizio Colella (pediatra, vittima di aggressione), Fabio De Iaco (Presidente Simeu) e l'attore Lino Banfi.
Al centro del dibattito la necessità di contrastare con fermezza la violenza contro il personale sanitario, un fenomeno in crescita che provoca danni immensi sia alle persone che al sistema sanitario nazionale.
Unanime l'appello per un inasprimento delle pene per gli aggressori e per misure concrete volte a migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario, a partire dalla riduzione della carenza di organico.
Il dottor Roberto Garofoli, presidente di sezione del Consiglio di Stato, impossibilitato a partecipare per un improvviso incontro al Viminale, ha inviato un messaggio di sostegno in cui si sottolinea l'importanza di tutelare gli operatori sanitari, anche attraverso la proroga, con alcune modifiche, della disciplina della responsabilità penale degli stessi.
Nel suo intervento, il dottor D'Agostino ha sottolineato come la violenza contro il personale sanitario sia un problema complesso che richiede una risposta multifattoriale. "Solo collaborando insieme - ha detto - è possibile superare le difficoltà. Dobbiamo sensibilizzare l'opinione pubblica, promuovere azioni concrete per la sicurezza degli operatori sanitari e investire nella sanità pubblica".
La toccante testimonianza del pediatra barese Fabrizio Colella, vittima di aggressione, ha reso ancora più tangibile l'urgenza di affrontare questo problema.
La vice presidente del Senato Castellone, medico attiva nel contrasto alla violenza sugli operatori sanitari, ha ribadito l'impegno del Governo e delle istituzioni nella lotta a questo fenomeno. "C'è bisogno di investire di più nella sanità - ha detto - a partire dai medici del Pronto Soccorso e del 118 che sono in prima linea".
Il convegno si è concluso con un messaggio di speranza e di impegno. La lotta alla violenza sugli operatori sanitari è una sfida che può essere vinta solo con il coinvolgimento di tutti: cittadini, istituzioni, media e mondo sanitario.