Celebrazioni per la Festa della Liberazione: Mattarella depone corona di alloro, tensioni in alcune città
ROMA - Oggi, 25 aprile, si sono tenuti cortei e iniziative in diverse città italiane per commemorare la Festa della Liberazione del Paese dall'occupazione nazista e dal regime fascista. Partigiani, sindacati e leader delle opposizioni sono scesi in piazza a Milano con Antonio Scurati e a Roma con Roberto Salis, quest'ultimo affermando: "Deve essere l'ultimo 25 aprile con Ilaria in carcere".
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto all'Altare della Patria, con la presenza di Giorgia Meloni e i presidenti delle Camere. Successivamente, Mattarella si è spostato in Val di Chiana per commemorare la strage nazista. "Senza memoria, non c'è futuro. Doverosa unità intorno all'antifascismo", ha dichiarato il presidente.
Anche la premier ha rilasciato una dichiarazione, affermando: "Nel giorno in cui l'Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari".
Tuttavia, non sono mancate le tensioni durante le celebrazioni. A Roma, a Porta San Paolo, si sono verificate tensioni tra i manifestanti della Brigata ebraica e Pro Palestina. Anche a Milano sono emerse situazioni di tensione. Inoltre, a Varese si sono registrati saluti romani da parte dei Do.Ra.
In questo giorno di ricordo e riflessione, l'Italia ha riaffermato la sua determinazione nel mantenere viva la memoria della lotta partigiana e nel condannare ogni forma di totalitarismo e autoritarismo.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto all'Altare della Patria, con la presenza di Giorgia Meloni e i presidenti delle Camere. Successivamente, Mattarella si è spostato in Val di Chiana per commemorare la strage nazista. "Senza memoria, non c'è futuro. Doverosa unità intorno all'antifascismo", ha dichiarato il presidente.
Anche la premier ha rilasciato una dichiarazione, affermando: "Nel giorno in cui l'Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari".
Tuttavia, non sono mancate le tensioni durante le celebrazioni. A Roma, a Porta San Paolo, si sono verificate tensioni tra i manifestanti della Brigata ebraica e Pro Palestina. Anche a Milano sono emerse situazioni di tensione. Inoltre, a Varese si sono registrati saluti romani da parte dei Do.Ra.
In questo giorno di ricordo e riflessione, l'Italia ha riaffermato la sua determinazione nel mantenere viva la memoria della lotta partigiana e nel condannare ogni forma di totalitarismo e autoritarismo.