ROMA - A trainare il turismo tra le vigne è anche il fenomeno della vendita diretta con quasi un italiano su due (47%) che ha acquistato nel 2024 il vino direttamente dal produttore in cantina o nei mercati degli agricoltori, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione dell’apertura del Vinitaly, con le esperienze dell’enoturismo mostrate dal vivo a Casa Coldiretti, dalla bellezza all’arte.
La crescita della spesa in cantina è stata facilitata dalla diffusione delle esperienze di filiera corta, grazie soprattutto alla nascita della più vasta rete europea di acquisti dal produttore con Campagna Amica.
Consumo sempre più responsabile. La vendita diretta del vino con la possibilità di conoscere vigneti e cantine – rileva la Coldiretti – rappresenta anche un importante elemento di promozione non solo del turismo ma anche della consapevolezza del bere. Non a caso più di un italiano su dieci (13%) tra coloro che bevono vino si dichiara nel 2024 un vero e proprio esperto, capace di abbinare la bottiglia giusta alle pietanze nel piatto e di saper riconoscere le caratteristiche di rossi, bianchi, rosati e spumanti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
Un tema sempre più sentito dagli italiani se si considera che la maggioranza degli intervistati, pari al 53%, chiede comunque aiuto al sommelier o al cameriere sulla scelta della bottiglia più adatta al pranzo o alla cena che sta per consumare. Un 34% dichiara, invece, di scegliere il vino in base ai propri gusti, senza curarsi dell’abbinamento, secondo Coldiretti/Ixe’.
La crescita della cultura del vino conferma come il settore sia diventato in questi anni il simbolo del bere responsabile, rispetto a modelli di consumo sregolato, spesso mutuati dal Nord Europa, dei quali finiscono vittime soprattutto le nuove generazioni. Non a caso il vino è inserito appieno all’interno della Dieta Mediterranea, riconosciuta elisir di lunga vita.