ANDRIA - Le autorità hanno eseguito un decreto di confisca del valore di 80 milioni di euro riguardante beni mobili e immobili appartenenti a Giuseppe Magno, un imprenditore di 58 anni di Andria attualmente detenuto nel carcere di Bari. Il provvedimento, eseguito dai carabinieri, è stato emesso dalla seconda sezione penale della Corte di Cassazione.
Il decreto conferma che il patrimonio accumulato da Magno e dalla sua famiglia negli ultimi 30 anni è il risultato di attività illecite, principalmente rapine ai danni di portavalori e tir, e furti ai bancomat, come spiegato dagli investigatori.
La confisca riguarda un vasto elenco di beni, tra cui 119 terreni agricoli estesi per oltre 530 ettari, 3 aziende agricole, 23 veicoli di vario tipo, tra cui spicca una Porsche Panamera, disponibilità finanziarie, e 29 immobili, tra cui appartamenti, ville, locali commerciali e capannoni industriali. Tra i beni confiscati vi sono anche l'autoparco di via Canosa e l'abitazione residenziale del 58enne, del valore di circa tre milioni di euro.
Secondo le indagini, avviate cinque anni fa, Magno e la sua famiglia avrebbero utilizzato capitali illeciti per effettuare acquisti, avviare imprese e operare movimentazioni finanziarie, evidenziando così non solo l'elevata pericolosità , ma soprattutto l'illecita provenienza dei capitali utilizzati.
Il provvedimento di confisca rappresenta un importante passo nella lotta contro il crimine organizzato e dimostra l'impegno delle autorità nel contrastare le attività illegali e recuperare i proventi illeciti accumulati attraverso il crimine.