BRUXELLES - L'Eurocamera ha dato il via libera definitivo al nuovo Patto di stabilità, approvando la direttiva per la nuova governance economica dell'Europa con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni, su un totale di 586 votanti.
La votazione ha visto pochi eurodeputati italiani esprimersi a favore, tra cui Lara Comi di Forza Italia, Herbert Dorfmann (Svp) per il Ppe, Marco Zullo di Renew e Sandro Gozi, italiano di Renew ma eletto in Francia con Renaissance. Gli altri eurodeputati italiani si sono astenuti o hanno votato contro.
Tra gli astenuti italiani ci sono stati gli eurodeputati di Fdi, quelli della Lega, quelli di Forza Italia e i colleghi del Pd. I Cinquestelle e l'eurodeputato di Renew Europe Fabio Massimo Castaldo (Azione) e Ignazio Corrao (Verdi/Ale) hanno votato contro, mentre Nicola Danti di Italia Viva si è astenuto.
Le reazioni degli eurodeputati italiani sono state variegate. Il Pd si è astenuto nella votazione sulla riforma del patto di stabilità, con il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni che ha suggerito che ciò potrebbe essere dovuto a ragioni politiche interne piuttosto che a un dissenso sul documento.
Dall'altra parte, Fdi ha affermato che il Patto di stabilità va migliorato e che l'astensione del centrodestra a Strasburgo non è una sconfessione dell'intesa siglata da Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti.
Il nuovo Patto di stabilità rafforza le norme per sostenere la capacità di un governo di investire, rendendo più difficile per la Commissione Europea sottoporre uno Stato membro a una procedura per i disavanzi eccessivi se saranno in corso investimenti essenziali. Le nuove norme prevedono anche una riduzione del debito pubblico per i paesi con un debito superiore al 90% del PIL e una creazione di una riserva di spesa per periodi con condizioni economiche difficili.