Gianluca Grignani in concerto al Demodè di Bari: 'La Puglia è la mia seconda casa'

(Ph SteBrovetto)
BARI - Prosegue il ''Residui di Rock'n roll'' di Gianluca Grignani, il tour di Gianluca Grignani nei principali club italiani. Giovedì 11 aprile Gianluca Grignani sarà in concerto al Demodè Club di Modugno (Bari). Opening act La Sottoscritta.

Una serie di appuntamenti speciali in location che accentuano il carisma di Grignani e che sono state scelte per permettere al pubblico di riunirsi, grazie alla musica, in un imperdibile incontro con il cantautore eclettico ed elettrico.

Un tour pensato per ripercorrere la sua trentennale carriera, con tutto il pubblico in piedi pronto a saltare sulle note rock di Grignani. Un rock che Gianluca ha plasmato a suo modo e lo accompagna sin dai suoi esordi.

Ad unire chi è sul palco e gli spettatori una scaletta ricca di hit da cantare tutti insieme a squarciagola e di grandi successi che hanno segnato la storia della musica italiana, da “Destinazione Paradiso” a “La mia storia tra le dita”, passando per “La fabbrica di plastica”.

Ad accompagnare Gianluca Grignani sul palco la band composta da Salvatore Cafiero (chitarra solista e cori), Frè Monti (chitarre e cori), Valerio Combass (basso), Luigi Russo (tastiere) e Antonio De Marianis (batteria).

«Sono molto contento di suonare al Demodè Club di Modugno perché la Puglia è la mia seconda casa - racconta Gianluca. Sono felice di tornare in questa bellissima terra e di farlo accompagnato da una band quasi totalmente salentina (fa eccezione solo Frè Monti, che però è ben integrato nel gruppo di salentini ed è anche lui di casa in Puglia) e dalla mia manager Angela Spagnulo, anche lei salentina – dichiara Gianluca Grignani – Lo show è fatto prima di tutto dall'energia che la gente ti dà ma anche dall'energia che si crea sul palco fra musicisti. La cosa più difficile e la cosa più semplice dello spettacolo è interagire fra musicisti: se i musicisti hanno un feeling con te, tu riesci a trasferirlo al pubblico. Tutto dipende dalle scelte che fai. Sono molto orgoglioso dei miei musicisti».

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