Il 14 aprile si assegna il Premio ‘Giornalista di Puglia Michele Campione’


VITTORIO POLITO
- Giunto alla 20ª Edizione il Premio «Giornalista di Puglia Michele Campione» che si terrà il 14 aprile alle ore 10 nel Teatro Piccinni di Bari, con l’intervento di Piero Ricci, presidente Ordine dei Giornalisti, Antonio Decaro, Sindaco di Bari, Loredana Capone, Presidente Consiglio Regionale della Puglia, Michele Emiliano Presidente Regione Puglia, Stefano Bronzini, Rettore Università di Bari “Aldo Moro”, Angelo Giliberto, Presidente Regionale CONI, Carlo Bartoli, Presidente Nazionale Ordine Giornalisti.

Michele Campione grande giornalista professionista, già decano del giornalismo pugliese, ha svolto la sua carriera professionale, da praticante a Direttore della Sede Regionale Rai della Puglia presso la sede di Bari, ricoprendo anche l’incarico di Vice Direttore di Testata Giornalistica Nazionale. È stato tra i fondatori del quotidiano «La Calabria» (Cosenza 1956), corrispondente dei quotidiani «Avvenire» e «Il Messaggero», editorialista del «Corriere del Giorno» di Taranto, e responsabile della sede decentrata di Bari dello stesso quotidiano. Socio Lions dal 1980, per anni è stato Direttore della rivista «Lions» di Puglia, testimone di anni cruciali per la Puglia e della rinascita del giornalismo all’indomani del fascismo.

Scrittore, meridionalista, poeta, critico d’arte, ha pubblicato: “I pugliesi non esistono”; “Ehi, Joe!” (Levante); “Gli alleati a Bari tra cronaca e romanzo”, vincitore del Premio Nazionale “Marina di Palese”; “Oltre la notizia!”. Con l’editore Schena ha pubblicato: “Le ragioni della storia” (1983); “Vita e morte di Hunk il capodoglio” (1991), Premio Nazionale di Letteratura per Ragazzi di Cento e Premio Nazionale di Letteratura per l’Infanzia di Bitritto; “Il guardiano della sinagoga” (1999), Premio Nazionale “Valle dei Trulli” nel 2000; “Storia di mare e di morte” (2003); “Ode per un brigante”, con saggio critico di Pietro Magno (2004). Nel 2011 con l’editore Gelsorosso ha pubblicato “Più forti della non speranza. Poesie 1948-2003”, con contributi di Michele Damiani, Raffaele Nigro e Vito Signorile. Per il teatro ha scritto con Vito Signorile “C’era una volta un contadino del Sud”, rappresentato a Bari e Torino.

Eccellente poeta, ha pubblicato anche testi di poesia e la famiglia Campione, alla quale sono sempre grato, mise a disposizione per il mio volume “Baresità e… maresità” (Levante, 2008), alcune poesie inedite del grande Michele, dalle quali ne riporto una dedicata alla nostra città.


BARI DISPERATO AMORE
di Michele Campione

Conciliante il tono
dei discorsi, parole, parole,
sorrisi, il buon giorno ai potenti,
città mia aperta sul mare
a levante.
Oceani senza geografia, tazze
di porcellana cinese nelle credenze
infiorate per quelli di sopra San Pietro.
Nel vico al nome di Roberto il Guiscardo
il grido del maestrale: alici, alici!
Isola di pietra,
arabeschi sinuosi gioca la luce

e indora il muschio antico
del leone in piazza Mercantile,
la città vecchia.
Filari di case la nuova, nutrita di cemento e d’acciaio
e riga e squadra per congiungere strade
e quartieri.
Palme di Bisanzio.
Effimeri arcobaleni, i negozi.
Dare, avere
avere. Chi non commercia muore
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Al mio cuore saraceno
confido per te il segreto amore
Bari, odalisca pigra
salde sui fianchi le donne.
Anima duttile ti diede il Catapano
ed il sì facile,
lusinga dei sogni alla controra
Bari disperato amore.
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Da “Baresità e… maresità” – Levante, pag. 60

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