BARI - Il panorama politico pugliese è attualmente attraversato da turbolenze giudiziarie che coinvolgono il Centrosinistra, con conseguenze che si stagliano verso il presidente della Regione, Michele Emiliano. Un vortice di inchieste, arresti e indagini sembra stringersi sempre di più intorno alla figura del governatore.
Le recenti vicende hanno portato all'attenzione della procura la possibilità di un'indagine nei confronti di Emiliano per rivelazione di segreto d'ufficio. Secondo quanto emerso, lo scorso 10 aprile, dopo aver appreso dell'imminente arresto del commissario dell'agenzia regionale per la tecnologia (Arti) ed ex assessore regionale all'Urbanistica, Alfonso Pisicchio, Emiliano lo avrebbe avvertito tramite messaggio, dicendogli "dimettiti o ti rimuovo". Pisicchio avrebbe poi rivelato al giudice di aver mostrato le schermate della chat in cui il governatore lo avvisava di un'inchiesta in corso che stava subendo un'accelerazione.
La procura sta valutando la situazione e è probabile che nei prossimi giorni ascolterà il presidente regionale. La cronologia degli eventi sembra avvalorare la versione di Pisicchio, il quale si è dimesso poche ore prima dell'arresto, avvenuto per corruzione e turbativa d'asta, insieme al fratello Enzo. Le dimissioni improvvisate di Pisicchio dall'Arti hanno sollevato sospetti di una possibile fuga di informazioni, anticipando così l'arresto che inizialmente era stato programmato per qualche giorno dopo. Pisicchio ha anche indicato ai magistrati che le notizie riservate sarebbero giunte a Emiliano da una "fonte romana".
Questa situazione ha sollevato interrogativi su chi possa aver fornito al governatore informazioni coperte dal segreto. Raffaella Paita, senatrice di Italia Viva e membro della commissione antimafia, ha sottolineato l'urgenza di convocare il presidente per discutere delle vicende legate ai rischi di infiltrazioni mafiose nel comune di Bari, su cui sta indagando una commissione di accesso inviata dal Ministero dell'Interno.
Le questioni giudiziarie che coinvolgono il Centrosinistra riguardano sia il Comune di Bari, scosso dagli arresti per voto di scambio politico-mafioso alle elezioni del 2019, sia la giunta regionale. Quest'ultima ha visto le dimissioni dell'assessora regionale dei Trasporti, Anita Maurodinoia, indagata per corruzione elettorale insieme al marito Sandro Cataldo, arrestato per presunte attività illecite legate a un sistema di compravendita di voti.
In questo contesto, il centrodestra sta avanzando critiche e richieste di rinnovamento sia per il Comune di Bari, in vista delle prossime elezioni con il candidato sindaco del partito Lega Fabio Romito, sia per la Regione, dove si chiedono le dimissioni di Michele Emiliano, a circa un anno dalla scadenza del suo secondo mandato.