Intervista all'icona della italo disco, Anita Campagnolo
''Anna è un brano che rappresenta la vita di molte donne come me che hanno dovuto affrontare tante sfide e momenti complessi”, dichiara Anita Campagnolo. "Quando ho ascoltato questa canzone per la prima volta, sono quasi scoppiata a piangere, l’ho subito sentita mia, e così me ne sono innamorata e ho deciso di cantarla per tutti, perché nella vita, come descritto dal testo di questo brano, se non si è soddisfatti si può cambiare, cambiare per vincere".
Il brano è stato registrato nei "Master Studio" di Udine, con la supervisione di Massimo Passon e suonato dai musicisti George Aaron e Carlo Zannetti, pubblicato dalla storica etichetta discografica "Videoradio e Videoradio Channel" di Giuseppe Aleo.
Cosa ti ha spinto a cantare questo brano?
Eravamo in studio, e Carlo Zannetti, famoso cantautore e musicista di talento, mi ha chiesto se volessi ascoltare una sua canzone che secondo lui poteva essere adatta alla mia voce, si trattava di un brano cantautoriale diverso dal genere italo-disco che ho sinora interpretato ma devo ammettere che è sempre stato il mio sogno poter incidere canzoni italiane.
Sin dalle prime note mi ha coinvolta emotivamente, un testo ed un arrangiamento emozionale tanto da portarmi alle lacrime, che ha riaperto ricordi anche dolorosi ma, come dice la canzone, superati.
La protagonista del brano rilegge la sua vita e si chiede come sarebbe stata se a consigliarla ci fosse stata la lei di oggi. Certamente avrebbe affrontato quei momenti con più consapevolezza e serenità. Crescendo si impara che si possono superare anche le sfide più complesse che lasciano certo il ricordo di un dolore ma ci permettono di approcciarci alla vita sentendosi più forti di prima”.
Com’è nata la collaborazione con Carlo Zannetti?
La collaborazione è nata proprio grazie alla canzone Anna, eravamo in studio per una produzione di un altro artista e Carlo, come detto prima, ha voluto farmi ascoltare questo brano.
Che ricordi conservi dei tuoi inizi?Ero una ragazzina piena di vita e di entusiasmo che si è trovata del tutto casualmente proiettata in un mondo fantastico. Ero la cantante di uno dei tanti gruppi musicali che nascevano in quegli anni di grande fervore musicale. La fortuna ha voluto che ci sentisse un disk jockey locale che aveva proprio deciso di produrre un primo disco, erano gli albori della dance italiana e da lì è nato tutto.
Come ci si sente ad essere un’icona della Italo disco?
Devo ammettere che dopo una pausa così lunga durata anni, tornare a fare musica e scoprire di avere ancora tanto affetto dal pubblico e così tanto seguito nel mondo è una sensazione meravigliosa per la quale devo ringraziare tutti coloro che mi stanno seguendo e supportando.
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