Lecce, approvata la riformulazione della manovra di riequilibrio pluriennale


LECCE
- Il Consiglio comunale ha approvato oggi con 19 voti favorevoli e 4 contrari la riformulazione della manovra di riequilibrio pluriennale, con la quale si ridetermina la durata del piano di rientro dal disavanzo del Comune di Lecce. Grazie all’utilizzo di risorse riconosciute, su proposta dell’Anci, ai Comuni sottoscrittori di Patti di risanamento col governo centrale nell’ambito della Legge finanziaria 2024 (commi 470 e 474), il Comune di Lecce può accelerare il percorso della procedura di riequilibrio.

A concludersi con cinque anni di anticipo, dal 2033 al 2028, sarà l'attività di risanamento cominciata nel gennaio del 2019 con l’approvazione del Piano di riequilibrio pluriennale approvato dal Consiglio comunale, già riformulato nel 2023 in coerenza con le previsioni del Patto per Lecce, sottoscritto con il Governo nel 2022. Anche per la manovra del 2015, relativa al ripiano del disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui, si stabilisce la conclusione anticipata al 2030 anziché nel 2044 com'era inizialmente previsto.

La riformulazione della manovra di riequilibrio consente di fissare per l’ente al 2028 il rientro alla gestione ordinaria del proprio bilancio. Ciò significherà la ritrovata possibilità di contrarre mutui per finanziamento di opere pubbliche, di liberare risorse per aumentare gli importi destinati a manutenzioni, servizi, iniziative culturali e di spettacolo e per la possibile riduzione della pressione fiscale.

«In questi anni il disavanzo del Comune è passato da 104 a 50 milioni di euro, la riformulazione della manovra consentirà, grazie alle risorse ottenute da Anci in manovra finanziaria, di anticipare la conclusione di questo percorso virtuoso che in questi anni abbiamo tenacemente condotto per liberare la città dalle difficoltà finanziarie che ancora oggi tanto condizionano l’attività amministrativa – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – quella di oggi è una tappa importante sulla via del recupero della salute del bilancio comunale. È una soddisfazione poter dire alla città che ne usciremo prima del previsto e ribadire che consegnare un bilancio in salute rappresenta il più significativo investimento che possiamo fare sul futuro della città e di chi la vive. Come ha ricordato più volte il presidente Mattarella, avere finanze pubbliche solide rappresenta la precondizione per la tutela dei diritti sociali e per praticare nei fatti quella solidarietà tra generazioni alla quale come amministratori pubblici ci sentiamo chiamati».

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