Mina, l'addio alla scene e la pubblicazione di 'Attila'



MASSIMO IAVARONE - Era il 1978. Mina tiene gli ultimi concerti alla Bussola e annuncia che lascerà le scene per sempre. Purtroppo manterrà la promessa. Nel Natale dello stesso anno, pubblica il meglio dei concerti che ha tenuto.

Per i fans della cantante, c’è grande sconcerto perché non si capisce cosa abbia intenzione di fare, ma ecco che, nell’estate del 1979, torna con un nuovo singolo 'Anche un uomo', che farà da sigla di coda del 25ennale di Lascia o Raddoppia con Mike Bongiorno.

Ad ottobre esce Attila, album doppio che inaugurerà negli anni a venire una serie di uscite autunnali. La cosa che colpisce subito è la copertina di Luciano Tallarini su una foto di Mauro Balletti. Il titolo dell’album nasce dall’impressione avuta appena vista la cover, apprezzata anche per la sua unicità e originalità, e verrà poi esposta al Moma di New York.

Il disco inizia e finisce con due pezzi dance cantati in inglese, un terzo pezzo in inglese, “Street Angel”, doveva far parte di un progetto americano poi accantonato. Una menzione speciale a Massimiliano Pani che, appena sedicenne, scrive due canzoni 'Il vento' e 'Sensazioni'. 

Sarà l’album più venduto di Mina anche se non riceverà il meritato consenso della critica. Il disco contiene quasi tutti inediti, ad eccezione di 'Un pò di più', già incisa con arrangiamento differente da Patty Pravo e una cover di un pezzo di Isaac, ‘Heyes 'Dont' take your love away'.

Negli anni a venire, Mina non si farà mai più fotografare né filmare e tutte le future copertine dei suoi album, saranno frutto di incredibili rielaborazioni di sue vecchie fotografie.



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