Nuovi sviluppi nell'inchiesta della Procura di Bari: arrestati Alfonsino e Enzo Pisicchio per presunta corruzione
BARI - Alfonsino Pisicchio, ex assessore regionale della Puglia, e suo fratello Enzo sono stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Bari riguardante presunti appalti truccati. Questi arresti seguono di poco più di una settimana un'altra indagine che ha coinvolto l'ex assessora Anita Maurodinoia e portato agli arresti domiciliari il marito Sandro Cataldo.
Secondo quanto riportato nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Ilaria Casu, Alfonsino Pisicchio, nonostante non sia più assessore regionale, è ancora politicamente attivo e riveste ruoli di coordinatore in associazioni politico-culturali come Iniziativa Democratica e Senso Civico. Questo dato ha influito sulla decisione di arresto, data la preoccupazione che potesse influenzare altri affidamenti pubblici.
L'inchiesta, partita dalle testimonianze della dirigente regionale Barbara Valenzano, si concentra su presunte pratiche di appalti truccati. Arrestato in carcere Cosimo Napoletano. Ai domiciliari sono finiti i fratelli Alfonsino ed Enzo Pisicchio, Francesco Catanese e Giovanni Riefoli, mentre Vincenzo Iannuzzi e Grazia Palmitessa sono stati interdetti dalla attività professionale per un anno.
Secondo l'ordinanza della gip, Alfonsino Pisicchio è accusato di utilizzare la sua influenza politica per favorire ritorni in termini di consenso elettorale, mentre Enzo Pisicchio avrebbe agito come esecutore delle direttive del fratello, fungendo da intermediario nei rapporti tra funzionari pubblici e imprenditori.
La decisione di porre i fratelli Pisicchio agli arresti domiciliari è stata giustificata come la misura proporzionale alla gravità degli addebiti e adeguata a evitare il pericolo di reiterazione del reato. Le indagini mostrano la capacità dei due indagati di sfruttare le relazioni costruite nel tempo per trarre vantaggio personale, sia a livello regionale che nazionale.