BARI - Il Partito Democratico pugliese si ritrova di fronte a un nuova scossone interno, con le dimissioni della presidente dei Dem di Bari, Titti De Simone, che ha annunciato la sua decisione di lasciare il suo ruolo. Le tensioni nel Pd barese sono state evidenti nei mesi scorsi e sembrano essere giunte a una svolta definitiva.
La mossa di De Simone arriva in seguito a un periodo di frizioni all'interno del partito, soprattutto riguardo alla candidatura alle elezioni comunali di Bari. La presidente dei Dem di Bari ha espresso il suo sostegno a Michele Laforgia, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Convenzione, contrapponendosi alla scelta del Partito Democratico che ha optato per Vito Leccese.
Le motivazioni di De Simone per questa decisione sono chiare: ritiene che per battere le destre e riconquistare il sostegno di una parte significativa della cittadinanza, sia necessaria una proposta forte e credibile per la città . Sottolinea inoltre l'importanza di un rinnovamento della politica e del Pd, unitamente a un rilancio programmatico del centrosinistra, focalizzato sui problemi sociali e ambientali e sulla partecipazione dei cittadini alle decisioni cruciali per il futuro della città .
De Simone ha espresso il suo sostegno a Michele Laforgia come candidato sindaco di Bari, condividendo questa posizione con altri dirigenti e iscritti. Tuttavia, questa scelta è stata considerata incompatibile con il suo ruolo di presidente del Partito Democratico locale, come le è stato comunicato dai vertici del partito nei giorni scorsi.
Infine, De Simone ha sottolineato di non aver cambiato idea e che la sua decisione riflette il suo impegno per una ricomposizione unitaria all'interno del partito, pur mantenendo la convinzione che la candidatura di Michele Laforgia rappresenti la migliore proposta per il futuro di Bari.