VITTORIO POLITO - Per la delizia di poeti e cultori è stato recentemente pubblicato da Services4media la versione in lingua italiana della silloge in dialetto barese “Parole al vento” di Gaetano Mele. La versione in dialetto barese fu recensita da chi scrive sul quotidiano Barisera del 14 dicembre 2009.
Oggi Mele ha voluto ampliare la platea dei cultori pubblicando la versione in lingua, riproponendo le sue poesie con la pregevole prefazione della prof.ssa Rosa Lettini Triggiani pubblicata sul precedente testo in dialetto barese.
La prof.ssa Lettini fa un’ampia disamina della produzione di Mele, cosa che ha fatto senza conoscere in precedenza l’autore dei testi, scrivendo una valutazione assolutamente sincera e senza condizionamenti di sorta.
Rosa Lettini Triggiani, nota coautrice con Domenico Triggiani di opere di narrativa in lingua e vernacolo barese, in particolare dell’originale testo “Da Adàme ad Andriòtte”, unico romanzo storico-satirico in vernacolo barese (Schena), nelle sue riflessioni, che accompagnano il volume di Mele, sottolinea la straordinaria capacità creativa dell’autore della nutrita raccolta di poesie, nella quale ha trattato anche temi come Giustizia, Scuola, vita sociale, tradizioni, natura, mamma, amicizia, ecc.
In relazione alla silloge “L’amicizia calcolata”, la prefatrice scrive che “ci ricorda che il vero amico lo si trova nei momenti difficili, ma c’è chi si finge tale per interesse e, se ti serve aiuto, non lo trovi mai. E qui traspare la coscienza risentita del poeta per un risentimento troppo spesso tradito dall’opportunismo”. Anche per la poesia dedicata alla “Mamma”, Rosa Lettini Triggiani scrive: «Quanta amarezza ritroviamo nella dolcissima e commovente poesia intitolata “Mamma” in cui l’Autore osserva il triste fenomeno dell’abbandono affettivo commentandolo alla fine con “allora Mamma resta una parola sola”». La Mamma, com’è noto, è vista anche come modello, punto di riferimento per i figli che, crescendo, formano il proprio carattere e la propria personalità. La Mamma rappresenta sempre un porto in cui rifugiarsi nelle avversità dell’esistenza.
L’autore, puntuale e preciso, fa conoscere regolarmente le sue poesie come gocce di cultura che alimentano lo spirito e l’anima. Mele non si interessa solo di poesia in lingua, ma anche di dialetto barese, materia che lo appassiona molto, al punto che con gli amici Giuseppe Gioia (1937-2020) e Francesco Signorile, hanno pubblicato, con l’Editore WIP, il corposo Dizionario Barese-Italiano e Italiano-Barese “Per non dimenticare”, il più completo vocabolario presente al momento sul mercato, per la soddisfazione di cultori e appassionati della nostra prima lingua. Ma Gaetano ha pubblicato anche altri testi con versi sia in lingua che in dialetto barese, dalle quali si evince la sua passione per la lingua di casa nostra, per la cultura a 360 gradi. Ed ecco la sua poesia dedicata alla Mamma.
Mamma
Mamma,
straordinaria parola.
Sempre,
con amore profondo,
ti resta accanto.
Sempre,
con tutto il cuore,
ti protegge
e ti consola
anche quando
il tempo della vita
l’ha vista sola.
Un giorno
sentii
questa conversazione:
“Mamma,
è molto anziana”,
diceva uno,
“sapessi
quanti problemi”.
“Hai ragione”,
rispose un altro,
“Più non siamo
giovincelli.
È giusto,
per noi,
aver più libertà
come,
per loro, trovare
una
opportuna sistemazione”.