Richiesta condanna a 14 anni per Piero Canonico nel processo per omicidio e tentato omicidio
BARI - La Procura di Bari ha richiesto una condanna di 14 anni di reclusione nel processo in corso con rito abbreviato per il 27enne Piero Canonico, accusato dell'omicidio del 29enne Vito Caputo e del tentato omicidio dell'amico della vittima, Fabio Domenico Chiarelli, avvenuti durante una rissa il 16 marzo 2023.
Le accuse mosse contro Canonico comprendono omicidio volontario, tentato omicidio, rissa aggravata e detenzione di arma bianca. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Caputo sarebbe stato ucciso da Canonico con 12 coltellate, mentre Chiarelli sarebbe stato gravemente ferito con 9 fendenti, sempre inflitti da Canonico, durante un inseguimento automobilistico e la successiva rissa, partita nel vicino comune di Cellamare.
Il processo, che ha visto la presentazione delle prove da parte della Procura, tornerà in aula il 29 aprile per le arringhe della difesa. Canonico è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio, mentre Chiarelli è imputato per rissa aggravata e violenza privata.
Nonostante le accuse, il padre di Canonico è stato indagato per rissa ma non è stato sottoposto a misure cautelari. La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale, portando alla luce una tragedia che ha segnato la vita di molte persone coinvolte.
La richiesta della Procura riflette la gravità dei fatti contestati e l'importanza di assicurare giustizia per le vittime e i loro familiari. Resta ora alla corte decidere sul destino di Canonico e degli altri coinvolti, nell'auspicio di una conclusione equa e giusta per tutti i soggetti coinvolti in questo drammatico evento.