LECCE - Ancora pochi giorni e l'attesa finirà. La statua di Sant'Oronzo tornerà a svettare in cima alla colonna romana, al centro dell'omonima piazza intitolata al patrono della città, da sabato 13 aprile.
Durante una cerimonia pubblica che inizierà alle ore 12, alla presenza del sindaco Carlo Salvemini e delle autorità, dopo la benedizione dell'Arcivescovo metropolita Michele Seccia, l'opera d'arte, commissionata dall'Amministrazione comunale alla Fonderia Nolana Del Giudice, sarà issata e collocata sulla colonna.
Completata nell'atelier della Fonderia campana, sarà trasferita a Lecce nel pomeriggiodi giovedì 11 aprile, scortata dalla Banda Città di Lecce all'ingresso in piazza. La copia resterà temporaneamente alloggiata davanti al Sedile, a beneficio di tutti quelli che vorranno vederla da vicino, dal momento del suo arrivo in piazza fino alla mattina di sabato 13 aprile, quando sarà issata e fissata sulla colonna. Ad accompagnare musicalmente questo momento sarà la Banda Città di Lecce.
Ospiti d'onore della cerimonia di collocazione di sabato saranno tutti i donatori e le donatrici che, attraverso lo strumento dell'Art Bonus, hanno contribuito a raccogliere la somma di 240.630 euro, necessaria per la realizzazione della copia della statua originale, custodita a Palazzo Carafa. Un traguardo che non si sarebbe potuto raggiungere senza la generosità della Banca Popolare Pugliese che ha donato 100mila euro, della ditta Ediltunnel di Lecce che ha contribuito con 70mila euro e di tutti coloro che hanno donato piccole cifre e somme più consistenti che saranno elencati (previo l'aver rilasciato il consenso) in un totem installato accanto alla copia nei due giorni in cui sarà esposta in piazza.
Nel pomeriggio di venerdì 12 aprile, nella sala Open Space di Palazzo Carafa, alle ore 18.30, è in programma la conferenza “Il Patrono, la statua e la copia” dello storico dell'arte Raffaele Casciaro, consulente scientifico dell'Amministrazione comunale per conto dell'Università del Salento che ha seguito tutte le fasi dalla definizione della tecnica con cui fare la copia fino alla sua realizzazione e collocazione.
Simile, quasi identico nella forma, diverso nella tecnica esecutiva, il nuovo simulacro di sant’Oronzo prende il posto dell’originale che, fragile e provato dal tempo, è stato messo al riparo. I cittadini e i visitatori rivedranno la sagoma del Patrono dominare la sua piazza, mentre continueranno a fruire da vicino, per ora nel vicino androne di Palazzo Carafa, della statua del 1739, ammirandone i dettagli e cogliendone gli aspetti (e i difetti) tecnici.
Nella conferenza si parlerà della storia dell’originale, delle sue vicissitudini conservative, dei motivi per i quali non è potuta tornare sulla sua colonna e del processo che ha portato alla realizzazione della copia.
Anche la Curia di Lecce ha approntato un programma religioso per festeggiare il ritorno del Santo Patrono in piazza. Giovedì 11 aprile, alle ore 9.30 verrà esposto in cattedrale il mezzobusto argenteo del santo conservato nel museo diocesano di arte sacra e verrà accesa la lampada votiva, quale segno di ringraziamento e di venerazione. Sabato mattina, alle ore 11.45 in cattedrale, l’arcivescovo con tutti i sacerdoti della città e i fedeli che vorranno, durante un breve momento di preghiera, affideranno la città e la diocesi al santo patrono prima di raggiungere processionalmente Piazza Sant’Oronzo per la cerimonia pubblica. Alle 12.30 tutte le campane delle chiese cittadine suoneranno a festa per celebrare la copia tornata sulla colonna.
La realizzazione della copia è stata un'operazione collettiva che ha visto insieme il Comune e la Curia con la consulenza scientifica del Dipartimento di Beni culturali e del Dipartimento di Ingegneria dell'Università del Salento e il supporto della Soprintendenza. Oltre alla realizzazione materiale della copia, al trasporto e all'installazione, con i proventi dell'Art Bonus, è stata finanziata anche la produzione di un video-documentario e di un quaderno-volume a stampa sull'intero iter del progetto, dallo studio preliminare alla collocazione della copia sulla colonna, a cura di Emiliano Carico del Dipartimento di Beni Culturali di UniSalento, e la valorizzazione della statua originale.