Triggiano e Grumo, si assicuravano il voto per 50 euro: carabinieri eseguono 10 misure cautelari


TRIGGIANO - Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari ha eseguito un'ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 10 indagati, di cui 1 in carcere, 7 ai domiciliari e 2 con divieto di dimora nel Comune di Triggiano. Tale misura è stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Bari in relazione a gravi indizi di colpevolezza nei confronti di queste persone, coinvolte in un'associazione finalizzata alla corruzione elettorale durante le elezioni amministrative del 2020 e 2021 nei comuni di Grumo Appula e Triggiano.

Secondo l'accusa, le indagini hanno rivelato un accordo illecito che ha influenzato le preferenze di voto degli elettori attraverso il pagamento di denaro e altre utilità. Le attività investigative hanno identificato il responsabile di un noto movimento politico locale, destinatario delle misure cautelari, che avrebbe ottenuto voti illecitamente durante le elezioni nel Comune di Triggiano nel 2021, con l'obiettivo di rieleggere il Sindaco e altri consiglieri comunali. Il Sindaco, effettivamente rieletto, è stato posto agli arresti domiciliari. Il sistema prevedeva il pagamento di 50 euro per voto, oltre alla consegna di copie dei documenti d'identità e delle schede elettorali per un preciso conteggio dei voti.

Le indagini hanno rivelato che un sistema analogo era stato utilizzato durante le elezioni a Grumo Appula nel 2020, con l'obiettivo di rieleggere l'allora Assessore alla Sicurezza e alla Polizia Municipale, ora destinatario delle misure cautelari in carcere. Tra le prove raccolte dai Carabinieri vi sono elenchi di elettori con annotazioni riguardanti il pagamento dei voti.

Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, e dopo l'esecuzione delle misure cautelari seguirà l'interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati. La presunta colpevolezza dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.