Clio M: ''Suonare in Puglia è bellissimo, ci sentiamo sempre a casa''




E' disponibile su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy) il primo album del progetto Clio M dal titolo "Tabula", il definitivo capitolo per la songwriter di stanza a Milano, già anticipato dai precedenti singoli "Fight", "A good day" e il più recente "Earth", militando anche nella playlist Fresh Finds di Spotify. 

Clio M, il progetto musicale di Clio Colombo che nasce dalle ceneri del duo Clio & Maurice, si rivela finalmente in un disco dalle venature elettroniche, intenso personale, che vanta una voce morbida e disillusa, quella di Clio, riconoscibile tra le molte della scena indipendente.

"Tabula" è stato scritto in collaborazione con il violinista Martin Nicastro e prodotto da Giuliano Pascoe; un album che guarda ai lavori di icone del pop sperimentale internazionale come Björk e FKA twigs, dove Il focus è politico ed esistenziale: temi come la crisi climatica e la lotta per i diritti delle donne si intrecciano all’interno di un universo emotivo. Il disco vede la partecipazione della voce di Adele Altro (Any Other) e del contrabbasso di Margherita Carbonell.

In Puglia, Clio M ci è venuta a suonare qualche tempo fa, facendoci innamorare della sua musica e di un impegno musicale senza precedenti. 

Vi abbiamo seguito quando siete stati qui da noi in Puglia a suonare, quando ancora eravate Clio and Maurice. Che tipo di legame vi è rimasto con queste zone?

La Puglia è sempre stata estremamente accogliente e ogni volta che veniamo creiamo dei bellissimi legami. Non importa se a Bari, Taranto o Lecce, ci siamo sempre sentiti a casa, quindi quando mi capita di trovare una data in Puglia sono sempre contenta. Per non parlare del cibo!

Credete sia più facile suonare al nord, a Milano e dintorni, rispetto al sud? 

Più che una differenza nord-sud quello che noto è una difficoltà sempre maggiore a suonare nelle grandi città, dove gli spazi per un certo tipo di musica sono sempre meno. Sono sicura che ne apriranno di nuovi, ma purtroppo la musica dal vivo oggi in una grande città è forse una scommessa troppo rischiosa. Per fortuna esistono realtà, sia al nord sia al sud, spesso in luoghi meno conosciuti, che si impegnano per valorizzare la musica dal vivo. 

Come riuscite a trovare date e a frequentare musicalmente più zone d’Italia?

Negli ultimi anni ho lavorato con agenzie booking, come Cameo e Revolver, il cui ruolo è proprio l’organizzazione di tour. In questo modo ho avuto modo di conoscere tante realtà altrimenti inesplorate e ne sono molto grata.

Sta per uscire il primo album come Clio M, ma in realtà siete attivi da anni come Clio and Maurice. Cos’è cambiato in quest’ultimo periodo?

Il progetto del duo si è interrotto definitivamente circa due anni fa: la scelta è stata quella di abbandonare una formazione che non rispecchiava più i desideri né miei né di Martin Nicastro. Clio M è per me un nuovo spazio di espressione in cui dare voce a una dimensione più personale.

E adesso? 

Ora è uscito il mio primo album, “Tabula”! Sto però scrivendo nuovi brani a cui lavorerò a Berlino con il mio produttore Giuliano Pascoe.


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