ROMA - Il Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione, il Sud, e il PNRR, Raffaele Fitto, ha rilasciato una nota in risposta alle recenti accuse delle opposizioni riguardo presunti tagli alla spesa sociale previsti dallo schema di decreto sulla spending review.
Fitto ha definito surreale la polemica, sottolineando che il comma 534 dell'ultima legge di bilancio esclude chiaramente la spesa relativa alla Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia dagli schemi di bilancio degli enti locali. Questo comma specifica che i tagli non possono interessare interventi relativi a diritti sociali, politiche sociali e politiche familiari. In particolare, sono esclusi i fondi per l'infanzia, i minori, gli asili nido, le disabilità, gli anziani, i soggetti a rischio di esclusione sociale, le famiglie, il diritto alla casa, i servizi sociosanitari e sociali, la cooperazione e l’associazionismo, i servizi cimiteriali e, per le regioni, la politica regionale unitaria per i diritti sociali e la famiglia.
Fitto ha poi rivolto una domanda ai rappresentanti del Partito Democratico e delle opposizioni, chiedendo se si scuseranno e ammetteranno l'errore. Ha evidenziato che l’impegno del Governo è stato dimostrato con la revisione del PNRR e con il nuovo decreto-legge PNRR, che ha garantito la copertura finanziaria a tutti gli interventi esclusi dal Piano a causa del mancato rispetto dei tempi e delle modalità di rendicontazione.
Il Ministro ha ricordato che il Governo ha salvaguardato il finanziamento di tutti i 2.600 interventi PNRR per gli asili nido, che rischiavano il definanziamento per il mancato raggiungimento degli obiettivi. Il Governo Meloni ha evitato tale rischio e, con le economie disponibili e i fondi aggiuntivi previsti dal Decreto Caivano, ha lanciato un nuovo bando da 735 milioni di euro per la costruzione di nuovi asili nelle aree con maggiore necessità rispetto alla media europea.
Fitto conclude ribadendo che questi sono i fatti concreti che dimostrano l’impegno del Governo nel supportare le politiche sociali e familiari, contrariamente a quanto affermato dalle opposizioni.