FOGGIA - Il Filo di Arianna compie 25 anni. La cooperativa sociale che opera contro le violenze, le discriminazioni e la tratta, nata nel 1999, celebrerà il significativo anniversario il prossimo 10 maggio, a partire dalle 17.30, nell’Auditorium Santa Chiara di Foggia.
Il Filo d’Argento sarà l’occasione per ripercorrere 25 anni di impegno nel contrasto della violenza di genere, nella tutela delle donne e dei minori, nell’accoglienza e nel sostegno alle vittime di soprusi, abusi e maltrattamenti, e nella promozione delle pari opportunità.
La cooperativa sociale Il Filo di Arianna è costituita da sole donne. Promuove processi di empowerment e ha attivato diversi interventi e programmi antiviolenza.
Gestisce i CAV degli Ambiti Territoriali di San Severo, Vico del Gargano e Lucera. Sul territorio, Il Filo di Arianna si occupa di 17 sportelli. Attualmente, è impegnata anche nelle azioni previste dal progetto Zona franca, sostenuto da Fondazione CON IL SUD. Quel Filo è il primo atto con Barbara Rosaria Patetta, presidente della cooperativa sociale. A coordinare i lavori sarà la giornalista Antonella D’Avola.
Modello di innovazione sociale, la cooperativa sociale Il Filo d’Arianna traguarda il futuro con il Centro Antiviolenza 4.0. Sarà la direttora Daniela Eronia a presentare e lanciare la nuova piattaforma ilfilodiariannacooperativa.it, online dal 10 maggio. È la dematerializzazione delle procedure e una nuova dimensione del CAV.
Il Filo di Arianna, com’è nel suo stile, affronterà il tema dell’evoluzione del fenomeno della violenza di genere con una riflessione schietta e, a tratti, dissacrante.
Bando alla Retorica è il terzo atto con illustri ospiti. Sarà una tavola rotonda con Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano; Cecilia D’Elia, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere; Giuseppe Di Rienzo, managing director della Fondazione Libellula; Simona Venditti, presidente del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito di San Severo.
Una Poltrona per Valeria Fonte, parole incrociate con Rosella Palmieri è il gran finale. Il Filo di Arianna, in collaborazione con la libreria Ubik, porta a Foggia l’autrice del romanzo Vittime Mai (DeAgostini).
Dopo il successo del saggio ‘Ne uccide più la lingua’, dedicato al contrasto del linguaggio misogino, l’attivista e ‘militante di strada’ è tornata da poco in libreria con una storia cruda e radicale.
La conversazione con la giornalista e professoressa ordinaria di Letteratura Italiana all'Università di Foggia si preannuncia anticonvenzionale.
“Siamo nate quando la violenza degli uomini contro le donne doveva restare una questione privata, da nascondere ad ogni costo – ricorda la presidente Barbara Rosaria Patetta -. Ancora oggi è un po’ così, le donne che si ribellano rischiano di essere vittime due volte, perché ‘se la sono cercata’. Dopo anni di attivismo, di azioni di contrasto ad ogni forma di violenza, il fenomeno endemico della violenza di genere è vissuto come una questione sociale, ma questo non ci tranquillizza, anzi. I numeri sono impietosi. Venticinque anni di attivismo, di duro lavoro in difesa dei diritti delle donne, di cura di ferite inguaribili, sono il punto da cui ripartiamo. La violenza si trasforma, si evolve, usa nuovi strumenti e canali, ma è anche vero che non cambia mai quella subcultura della sopraffazione che offende solo perché donne. Vogliamo parlarne, a modo nostro, senza retorica. Il 10 maggio – conclude - lo faremo insieme”.