Il redditometro, uno strumento utilizzato per stimare il reddito presunto dei contribuenti attraverso le loro spese, torna in azione. Sospeso nel 2018, il suo utilizzo è stato riattivato a partire dai redditi del 2016 grazie a un decreto recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e firmato dal vice ministro all'Economia, Maurizio Leo.
TENSIONI POLITICHE
La notizia ha suscitato divisioni all'interno della maggioranza di governo. Maurizio Leo ha chiarito: “Non c’è nessun ritorno al vecchio redditometro. Il decreto ministeriale pubblicato in questi giorni in Gazzetta mette finalmente dei limiti al potere discrezionale dell'amministrazione finanziaria di attuare l'accertamento sintetico”. Fratelli d’Italia sostiene che questa sia una limitazione del raggio d’azione del sistema anti evasione, contestato da molti.
COME FUNZIONA IL REDDITOMETRO
Il redditometro analizzerà una vasta gamma di spese per determinare il reddito presunto dei contribuenti. Tra queste, figurano medicinali, visite mediche, bollette, spese per il mutuo, telefono, piante, fiori e persino il mantenimento di cavalli. Le verifiche riguarderanno i redditi dal 2016 in poi, utilizzando i dati già presenti nell'anagrafe tributaria o un livello minimo di spesa presunta.
I contribuenti avranno la possibilità di difendersi, dimostrando che le spese sono state finanziate con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d'imposta o che le spese attribuite hanno un diverso ammontare. Sarà possibile anche dimostrare che la quota del risparmio utilizzata per consumi e investimenti si è formata nel corso di anni precedenti.
LE SPESE SOTTO ESAME
Consumi di base
Il lungo elenco delle spese monitorate comprende generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature, considerando il valore della soglia di sussistenza individuata dall'Istat in assenza di dati certi presenti nel Sistema informativo dell'Anagrafe.
Mutuo, affitto e investimenti
Saranno prese in considerazione le spese per il mutuo, l'affitto, il leasing immobiliare, le spese condominiali, per la manutenzione della casa e per eventuali agenti immobiliari. Anche quasi tutti gli investimenti, dalle azioni ai francobolli, compreso l'oro, saranno monitorati.
Energia, casa e salute
Le spese per combustibili ed energia saranno verificate, inclusi gli impianti di riscaldamento centralizzato. Saranno considerate anche le spese per mobili, elettrodomestici, servizi per la casa e collaboratori domestici. Anche le spese sanitarie, dai medicinali alle visite mediche, non sfuggiranno all'esame.
Trasporti
Si controlleranno le spese per assicurazioni e manutenzione di auto, moto, caravan, camper, minicar, aerei e natanti. Anche i costi di trasporti pubblici come tram, autobus e taxi saranno presi in esame.
Comunicazioni e scuola
Anche l'acquisto di nuovi cellulari e le relative bollette saranno analizzate, insieme alle spese per l'istruzione. Queste includono libri scolastici, tasse scolastiche, rette per asili nido, scuole di ogni ordine e grado, corsi di lingue straniere, corsi universitari, tutoraggio, scuole di specializzazione, master e soggiorni di studio all'estero.
Tempo libero e cavalli
Le spese per giochi, radio, televisione, computer, libri, giornali, abbonamenti a pay-tv, attività sportive e il mantenimento di cavalli saranno monitorate. Anche le spese veterinarie per gli animali domestici, gli assegni al coniuge, la bigiotteria, il barbiere e il parrucchiere saranno sotto la lente d’ingrandimento.
Con la reintroduzione del redditometro, il fisco punta a una maggiore trasparenza e correttezza nella dichiarazione dei redditi, pur garantendo ai contribuenti la possibilità di difendersi e di giustificare le proprie spese. La misura, pur con le sue controversie, rappresenta un passo verso un sistema fiscale più equo e controllato.