MILANO - Il grave attacco subito dal viceispettore di Polizia Christian Di Martino nella notte del 9 maggio nei pressi della stazione di Lambrate a Milano ha scatenato diverse reazioni politiche, evidenziando le divisioni sulle politiche di sicurezza e immigrazione.
Il responsabile dell'attacco è stato identificato come un marocchino irregolare di 37 anni, che, secondo quanto riportato, stava lanciando pietre contro i treni e aveva colpito alla testa una donna di 55 anni. L'uomo arrestato ha un passato con numerosi precedenti e denunce, alcuni dei quali per il possesso di armi da taglio. Nel tentativo di fermarlo, due agenti della Polfer sono rimasti leggermente feriti, mentre Di Martino è stato gravemente accoltellato e trasportato d'urgenza all'ospedale Niguarda, dove è stato sottoposto a interventi chirurgici.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha criticato il governo, affermando che "i delinquenti acclarati devono essere rimpatriati" e invitando il governo stesso a valutare perché non ha eseguito un provvedimento di espulsione nei confronti del responsabile dell'attacco.
La replica è arrivata da parte del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il quale ha sostenuto che il governo sta facendo la sua parte, ma che i meccanismi attuali rendono difficile l'allontanamento di individui che non dovrebbero rimanere sul territorio italiano.
Wanda Ferro, sottosegretario all'Interno per Fratelli d'Italia, ha espresso solidarietà al viceispettore Di Martino e ha criticato le politiche di accoglienza degli anni passati, sottolineando l'impegno del governo Meloni nel contrastare l'immigrazione irregolare e garantire la sicurezza sul territorio.
Anche Letizia Moratti, presidente della Consulta di Forza Italia ed ex sindaco di Milano, ha commentato l'accaduto, esprimendo solidarietà a Di Martino e auspicando una pronta guarigione. Ha inoltre invitato il sindaco Sala a prendere coscienza della situazione di violenza e degrado nella città , sottolineando la necessità di intervenire per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
Le reazioni politiche evidenziano le divisioni sulle politiche di sicurezza e immigrazione, con punti di vista contrastanti sulle azioni da intraprendere per affrontare efficacemente i problemi legati alla criminalità e alla sicurezza pubblica.